Un medico sempre occupato

"Accidenti André, ci tocca davvero andare alla festa di quella Madame Battista! Io davvero, se potessi evitarlolo farei."

Guardo Oscar, si è infilata la camicia da notte,quella larga, morbida sul ventre, di flanella, adatta all'inverno, ha spazzolato i suoi lunghi capelli ed ora mi raggiunge nel nostro letto. La osservo muoversi sinuosa, mentre cammina con asso leggero, sposta le coperte ed è qui con me. Mi sdraio per bene, sistemo i cuscini e la accolgo nel mio abbraccio. Appoggia la testa al mio torace, la stringo un poco, assaporo il profumo dei suoi capelli e sorrido.

"Anche io ne farei a meno ... ma domani ci toccherà rappresentare la famiglia. Uhm ... Oscar, sai di buono!"

Sento una mano di Oscar posarsi sul mio petto ed accarezzarmi leggera, il suo tocco è di una dolcezza incredibile. La sua testa è appoggiata su di me, la sento voltarsi un poco e sollevare lo sguardo.

"Con tutti i dolci che ho mangiato, mi pare ovvio che profumo di dolci! Oh André, non ho mai mangiato tanto in vita mia come questa sera! Mi sento gonfia e la pancia poi ... è enorme! ... Mi chiedo quando sarà grande la nostra creatura!"

"Ah ahah, ma no Oscar. La pancia non è enorme! E' persino piccola rispetto a quella di Anna, che è allo stesso punto della gravidanza. Se poi guardiamo le tue sorelle ... la tua pancia è piccolissima. Però sai ... non vedo l'ora che Sophie nasca. Dimmi ... metteremo la culla qui con noi?!" domando mentre accarezzo il mio amore, le sposto una ciocca di capelli che le nasconde il viso e la osservo.

? così dolce, sembra persino indifesa, anche se so benissimo che lei non è mai indifesa, anzi.

"Ma certo che si. Non ho alcuna intenzione di affidarla alle bambinaie, a lei ci penserò io! Ma che domande fai André? ? nostra figlia, starà qui con noi. L'abbiamo voluta e desiderata e ce ne prenderemo cura."

"Davvero?" domando felice ed un poco stupito.

"Ne dubitavi?"

"Beh ... diciamo che non ero del tutto sicuro che tu volessi occuparti di tutto. Intendo allattarla, pulirla, vestirla ... " dico mentre poso un piccolo bacio tra i suoi splendidi capelli."Sono davvero felice anche se faccio fatica a immaginarti che cambi la nostra creatura, le pulisci il sederino e metti a lavare i panni sporchi dei bisognini della piccola. Temo proprio che avremo bisogno di aiuto!"

"E invece, vedrai che ti sorprenderò."

"Quindi ... non scapperai davanti ai suoi bisognini poco profumati?!"

"Ehm ... veramente ... meglio se te ne occupi tu, almeno in quella circostanza."

Vedo Oscar un poco imbarazzata, proprio come immaginavo! Sorrido felice, la mia Oscar non si smentisce mai!

"Ah ahahah ... Oscar! Sei adorabile! Comunque sono certo che la cara nonnina vorrà aiutarti! Per nostra fortuna, ovviamente!"

Mi stringo a mio marito e sussurro: "André ... sono tanto stanca, ho sonno ..."

"Dormi ... veglierò io sul tuo sonno!" Dico in un dolce sussurro.

La osservo con dolcezza, vedo i suoi occhi azzurri chiudersi piano, il suo respiro divenire regolare. E' bellissima la mia Oscar, ed io sono l'uomo più felice che ci sia.Piano mi lascio andare e mi addormento anche io e sogno. Sogno la nostra piccola Sophie qui con noi, nel nostro letto, stretta a sua madre ed a me. Mi sembra quasi di sentire il suo profumo, sa di latte e mandorle, dolce, un poco appiccicosa. Presto tutto ciò sarà realtà.

Sono sceso di sotto per la colazione, in compagnia della mia Marguerite. Oscar e Andrè non si vedono ancora. Oscar soprattutto. Vedo entrare Nanny con un vassoio su cui sistema una colazione per due, cioccolata, torta, biscotti …..

"Nanny ... dove porti quel vassoio?"

"Generale ... vorrei portare la colazione in camera ai miei bambini!"

"COSA?! Ma ero stato chiaro! Andrè deve stare nella sua camera! Da qua, vado io!" dico alzandomi deciso dalla mia sedia.

Marguerite ribatte: "Ma cosa vuoi fare?! Tu resti qui e non andrai a disturbali, chiaro Augustin?"

"E invece andrò. E poi Oscar deve prepararsi per presenziare alle nozze del mio amico! … Marguerite, ma davvero ho suggeritoa Jacques a sposare quella strana donna?"

"Si, certo!"

"Poveretto! Vado da Oscar!"

Salgo rapido le scale reggendo con disinvoltura il vassoio. Arrivo davanti alla porta di mio figlio, busso ed entro deciso.

"Buongiorno Osc... AAAAAHHHH!" Urlo quando vedo al centro dell'anticamera una tela in cui è raffigurato André il tutto il suo maschio splendore.

Uhm …. Certo che è ben dotato il ragazzo, di sicuro saprà come fare felice una donna …. Però …. Qui si tratta di MIO figlio!

"Padre, si può sapere perché urlate?"

"Ma mama ... cos'è?! Chi lo ha fatto?! Cosa ci fa qui quel ... quel ... oddio! Povero me!"

"Come cos'è?! Ma è mio marito! Vi piace? Non sono stata brava?"

"Lo hai fatto ... tu?!" rispondo mentre appoggio il vassoio sul tavolo. Poi osservo per bene Oscar, indossa una veste da camera, molto femminile.

Certo che visto così, con questo abbigliamento femminile, questo ventre gonfio …. ? l'emblema stesso della maternità. E poi, gli sono venute due guanciotte a mio figlio …..

Uhm ... sarà pure mio figlio, ma è davvero una bella donna! Ah ... ma cosa penso!

"Certo che l'ho fatto io! .. Padre, cosa Vi prende, perché mi guardate in modo strano? Forse non mi avete mai vista prima d'ora?"

"Certo che ti ho visto, figlio mio. Però ... vestito così ... sei davvero ... femminile! Oh ... ma non divaghiamo, cos'è questo ... ritratto?!"Domando indicando questa enorme tela su cui cappeggia Andrè, con una spada in mano, coperto appena da un drappo nelle parti intime, che comunque si intuiscono essere ben formate. Certo che mio figlio è davvero bravo con i pennelli, non lo avrei mai immaginato!

"Quale ritratto?" Domando con tono impertinente.

"Questo ritratto di Andrè ... ignudo! No ma dico ... sei impazzito figliolo?! Cosa ti è passato per la testa! E' ... indecoroso!"

"Padre, con tutto il rispetto ma questa è la mia camera e ci metto tutti i ritratti che voglio, anche quelli senza veli di mio marito."

"No! Tu ... tu non puoi. Io non voglio. E lui non deve stare qui e tu non lo devi vedere ignudo!"

"Ma se abbiamo fatto un figlio! Padre, André ed io siamo sposati, marito e moglie, chiaro?!"

"Chiaro un accidente! Io non ricordo nulla! Quindi tu ... tu non puoi vedere certe cose! Tu sei innocente! Oh ... povero me! Mi farete impazzire!"

"Ora basta Augustin! E' evidente che sei in stato confusionale. Meglio tornare in camera nostra!"

Sento la voce di mia moglie alle mie spalla, una mano posarsi leggera sulla mia spalla.

"Marguerite? Mi hai seguito? Ma ... tornare in camera? No no ... Oscar, piuttosto ... ti ho portato la colazione!Ed in quanto a te Andrè, vedi di fare sparire questo ... questo ... dipinto. E tu non guardare! Margueriteeeee!"

"Augustin, sei ancora più insopportabile! Se non la smetti immediatamente da questo momento non dividerai più la nostra camera matrimoniale!"

"Marguerite ... ma perchè dici così? Cosa ho mai fatto di male? E poi ... non guardare questo dipinto!"

"Non lo guarderei e non lo guarderesti nemmeno tu, se non fossimo qui!"

"Ma Marguerite ... Oscar non può tenere questo ... questo ... sconcio nella sua camera! Chiunque può vederlo! E poi ... è davvero troppo ... troppo! Cioè, io sono molto meglio, e questo tu lo sai benissimo. Ma una tela così ... no no no no!"

Percorro il corridoio e sento le urla di mio padre, sussurro: "E' in camera di Oscar, meglio che vada a salvarla!" Entro e ribattomentre osservo la tela: "Ma si può sapere cosa ci trovate di tanto osceno? ... Io direi che mio cognato è molto ma molto bello ... un adone. Complimenti per la tua scelta sorellina!"

Osservo per bene il quadro, certo che Andrè fa la sua bella figura. Decisamente il disegno è un'arte di famiglia, anche io sono piuttosto brava! Che poi, anche il mio Charles è ben dotato, anche se non ha di certo i muscoli di Andrè …. Ma guarda un poco che addominali, un invito a raggiungere zone proibite!

"Grazie Joséphine! In effetti il ritratto mi è venuto molto bene!" rispondo mentre mangio una fetta di torta. "Da quando sono in attesa di mia figlia mangio di continuo!"

"E' normale che tu mangi più del dovuto. Mia cara sorella non badare a nostro padre, lui, poveretto, ormai è smemorato! Um ... deve essere buona, lasciami assaggiare un pezzo di torta!"

"Certo Joséphine! Assaggia pure!"

Osservo la scena, in questa casa parlano di me come se io non ci fossi neppure.Che poi a me non va affatto che tutti possano vedermi quasi nudo, seppure dipinto. Accidenti ad Oscar ed alle sue idee!

"Oscar ... ti avevo detto che forse il ritratto era un po' eccessivo ..."

"Ehi un momento! Hai detto figlia?! NO. Figlio! Li dentro c'è TUO figlio e MIO nipote!"dico mentre indico la pancia di mio figlio Oscar.

"PADRE! FIGLIA! SOPHIE! CHIARO! In quanto a te Andrè ... il tuo ritratto non è affatto eccessivo!"

Mi porto la mano al petto e ribatto: "Oddio! Le mie figlie sono tutte fuori controllo ... ma cosa sta succedendo?"

"Ma nulla caro, stai tranquillo. Erano così anche dieci anni fa ... solo che tu eri sempre fuori con il tuo reggimentoe non ti sei mai accorto di nulla!"

Mi accascio sulla poltroncina che è di fianco, sussurro: "Oddio Marguerite, dimmi, dove hai sbagliato?"

"Io caro? E perchè dovrei avere sbagliato? E poi perchè solo io?!"

"Perché ... perché ... l'educazione delle TUE figlie spettava a te!" mi riporto la mano al petto. "Sto male, nessuno ha compassione di me!"

"Ti ricordo, caro, che di Oscar ti sei occupato solo tu!"

"Ma IO la ricordavo senza questa pancia, senza questo ritratto osceno e soprattutto Colonnello delle Guardie Reali e non un Generale in congedo! Ahhhh che confusione assurda!"

"Forza caro ... vuoi che ti faccio preparare una tisana? Così magari ti calmi un poco?!"

"Ma quale tisana e quale calmarsi?! In questo palazzo stanno succedendo cose inverosimili!"

Passo davanti alla porta della stanza di mio nonno, entro e dico: "Su, coraggio nonnetto, vedrete che ricorderete tutto. Certo che la botta in testa è stata piuttosto sonora!"

"Zitto tu! O giuro che ti sculaccio anche se non hai più dieci anni! Marguerite ... ma perchè è tutto così difficile?! Non mi pare di chiedere molto, vorrei solo che fosse tutto perfetto!"

"Padre, nessuno Vi ha mai detto che la perfezione non esiste? Bene, adesso raggiungo il mio Charles. Antony, sii gentile ed educato con il nonno, lo sai che ormai ha raggiunto una certa età e con il problema che ha alla testa ha bisogno di tranquillità."

"Certo Madre ... avete ragione. Scusatemi Nonnino ... ih ihihih"

"SCREANZATO! ECCO COSA SEI! ED ANCHE TU JOSEPHINE! SIETE UGUALI! TUTTI LO ZIO CLAUDE!"

"Forse in Voi non aleggia l'ombra dello zio Claude? Eppure ci avete generato! Con permesso!"

"Vai vai ... meglio! Povero me" Poi mi volto verso Oscar, lo osservo mentre fa colazione accanto ad Andrè, come se non fosse successo nulla. "Marguerite come faranno?"

"Faranno cosa caro?"

"Ad essere così ... così ... tranquilli?!"

"Non vedo perché non dovrebbero esserlo! Su ... torniamo di sotto! .. Ahh dimenticavo Oscar, la sarta ha appena consegnato il tuo vestito turchese, potrai indossarlo per la cerimonia di stasera."

"Vestito turchese? Quello largo? Con il pizzo sul fondo?!"

Vedo il viso di mia figlia contrarsi in una smorfia di disgusto, proprio non ne vuole sapere di indossare un bel vestito femminile, ricamato, adatto ad una contessa del suo lignaggio!

"Si, proprio quello."

"Ma ... Madre ... io vorrei indossare la mia alta uniforme per il matrimonio di Madame Giovanna Battista!"

"Ma cosa dici! Non è adatto e poi nelle tue condizioni!"

"Devo rappresentare la famiglia! E la nostra è una famiglia di generali! Quindi l'alta uniforme sarà perfetta. Vero Padre?!"

"Per fortuna che stai rinsavendo! Si, la divisa sarà perfetta!"

"Sentito Madre? Alta uniforme! … Mi sento a mio agio con indosso la mia uniforme, c'è ben poco da fare."

MI volto e vedo Andrè osservarmi, con sguardo amorevole, disposto a sopportare tutte le mie abitudini!

"Sentito Marguerite? Nostro figlio si sente a suo agio solo con l'uniforme!"

Alzo gli occhi al cielo, osservo Oscar felice di poter indossare ancora una volta la sua uniforme, mio marito tutto fiero e Andrè ... rassegnato. Certo che quel ragazzo è davvero un santo. Un gran bel santo a giudicare dal ritratto!

"E sia, mi arrendo. Andrè ... davvero tu devi avere una pazienza infinita, con mia figlia e con mio marito!"

Spalanco le braccia e sussurro: "Madame, se ad Oscar fa piacere per me va bene."

"E ... per il matrimonio di Catherine cosa intendi indossare?!"

"Marguerite, ma è ovvio! Sempre la divisa! ... Un momento! Ma ... Catherine ha solo nove anni, stai scherzando o cosa?"

"Caro ... siamo nel 1788. Vedi di mettertelo bene in testa. Catherine ha diciotto anni e tra due giorni si sposerà! Sembrava ieri quando Marianne l'ha messa al mondo! In quanto a te Oscar, scordatelo! Tu metterai un bel vestito femminile, adatto alla tua attuale condizione!"

Vedo mia madre osservarmi con sguardo deciso, pronta a tutto pur di farmi indossare uno di quegli orrendi abiti da donna grassa. Ma io non cederò!

"Marguerite, io avrò preso la botta in testa ma tu non sai fare i calcoli! La nostra piccola Catherine di anni ne ha diciannove non diciotto! Ohhh povero me ... spero che la memoria mi ritorni quanto prima!"

"Uff ... ne compirà diciannove a inizio 1789, certo che oggi sei proprio confusionario. Vuoi che faccia chiamare Lasonne?!"

"Marguerite! Catherine compirà gli anni il primo dell'anno, quindi ne ha ormai diciannove! Santo cielo ma che donna petulante che sei!"

"Petulante? Io? Ma come ti permetti Augustin! Questo è davvero troppo! Me ne vado ... e non pensare di raggiungermi nella MIA camera!"

"Vorrai dire nella NOSTRA camera! Ahh la testa! Maledetto sovversivo!"

"No no ... la MIA! O mi chiedi scusa o tu non entri!"

Sento un forte dolore alla testa, mi porto le mani e mi accascio sul pavimento.

"Augustin!"

"Padre!"

"Generale!"

Raggiungiamo rapidi il generale, sembra svenuto, provo a tirargli qualche piccolo schiaffo ma nulla, anche se ammetto che la voglia di tirare uno schiaffo piuttosto sonoro, giusto per rendergli almeno uno di quelli che ha tirato a mia moglie in gioventù, è parecchio forte.

"Madame, non si riprende. Credo che sia meglio mandare a chiamare Lasonne!"

"Ohh Augustin! ... Credo che sia svenuto a causa delle mie parole, non ha retto."

"Non ha retto? In che senso Madre?!" dico mentre André solleva mio padre, se lo sistema per bene sulle braccia e lo appoggia nel nostro letto.

"Però ... accidenti quanto pesa!"

"Non ha retto di soggiornare in un'altra stanza."

"Ma ... Madre ... ma ... Voi davvero dite che ... che ..."

"Lo conosco mia cara, altro che suo zio Claude! Certo, tuo padre è un uomo tanto fedele ma comunque vivace."

"Madre! Ma cosa dite?! Ma ... "

Mi sento arrossire, mia madre certe volte fa dei discorsi ... così ... imbarazzanti!

Sono al capezzale di mio suocero, tento di rianimalo ma inutilmente. "Generale ... Generale, mi sentite? Su, riprendetevi!"

"Uhm ... "

"Oscar, tuo padre sta reagendo ..."

"Reagendo? Voi dite che ... si riprenderà?!"

"E' solo svenuto! ... Riguardo alla sua memoria, beh, prima o poi tornerà."

"Meglio prima Madre, molto meglio prima!" rispondo con un bel sospiro.

Se prima era insopportabile … adesso lo è molto di più! Davvero io non lo reggo!

Mi avvicino a mio marito, sposto i pochi capelli che ha in testa, osservo il suo bernoccolo, sussurro: "Certo che poteva davvero rimanerci! ... Che brutto bozzo che si è formato! ... Povero Augustin!"

"Uhm ... Marguerite ... Marguerite ... quanto ti voglio!"

Arrossisco, guardo mia figlia e dico: "Hai visto? Non è grave! Bene, io vado di sotto, tanto prima o poi tuo padre si sveglierà. A dopo!" dico uscendo.

Vedo mia madre uscire con passo leggero e rapido, poi mi volto verso Andrè e aggiungo: "Andrè, hai sentito anche tu? Mio padre sta sognando di ... di ... Oh ... che imbarazzo! E poi è nel nostro letto ... e sogna certe cose!"

"Oscar meglio andare."

"Si, certo. Però ... dove vorresti andare? Per il matrimonio è ancora presto ... e poi io indosso solo la veste da camera! Non posso di certo scendere così!"

"Prendiamo i nostri vestiti e vestiamoci nella toilette."

"Si certo ... però chiudiamo la chiave! Non vorrei che mio padre si svegliasse ed entrasse di soppiatto! Con o senza memoria .. ha sembra l'abitudine di entrare senza attendere!"

"Hai ragione! Presto, prendiamo i vestiti!"

Vedo Andrè afferrare tutto il necessario, poi entriamo nella toilette, lo seguo, controllo che mio padre sia ancora nel letto e chiudo la porta, do un giro e poi ancora un altro, per sicurezza!

"Ecco fatto, Andrè!"

"Dobbiamo sbrigarci, non vorrei che si svegliasse e sfondasse la porta ah ahahah ..."

"Ah ahahah ..."

Osservo mia moglie, sussurro:" Sei incantevole!" mi avvento sulla sua bocca e la bacio con bramosia.

"A ... Andrè ... però ...forse ... abbiamo ancora un po' di tempo ... potremmo ..."

Schiudo gli occhi, mi porto le mani alla testa, sussurro: "Che male! ... Ma dove mi trovo?" lo sguardo si posa sul quadro indecente che ha fatto mio figlio. "Ora ricordo, sono in camera di quei due lussuriosi! ... Ma dove saranno finiti?!" mi alzo lentamente dal letto, "Saranno qui senz'altro ... ma dove? ... Forse ... sento delle voci provenire dalla toilette, non saranno lì? … Ma no, impossibile! Con me qui fuori!"

Sento le mani Andrè sfilarmi anche l'ultimo indumento, le sue mani accarezzano la mia pelle, sento le sue labbra sul mio collo. Non resisto oltre, mi abbandono al lui, al mio amore.

TONF TANC CRAC

"Oscar! Figliolo! Dove sei?!"

"Oh no! André, mio padre! Su, presto vestiamoci!"

Certo che mio padre ha un tempismo ….. accidenti a lui! Per una volta che Andrè non è stato inibito dalla mia pancia …. Ci pensa mio padre.

"Uff ... ha sempre un tempismo ... ma non credere che finisca così! Tu ed io adesso ci vestiamo ed andiamo al casino di caccia. Tanto la cerimonia sarà più tardi!"

"Si ... si ... ma adesso sbrighiamoci! André, aiutami ad infilare i pantaloni!"

"EHI VOI DUE, APRITE! LO SO CHE SIETE QUI!"

"Aspetta ... Oscar fai attenzione a non cadere! Siediti sulla poltroncina e ti aiuto io! Su forza!"

Spio dal buco della serratura, sussurro: "Oh ma ... non è possibile! ...ANDRE'! GIU' LE MANI DA MIO FIGLIO! DEVE RIPOSARE!"

"Un attimo Signore, devo aiutare Oscar a vestirsi!"

"A VESTIRLO?! CIO' SIGNIFICA CHE L'HAI SPOGLIATO! INCOSCIENTE!"

"Ma no Signore! La sto aiutando ad indossare l'uniforme! Dateci qualche minuto!" Poi sussurro piano a mia moglie: "Certo che tuo padre ... crederà anche di avere dieci anni in meno ... ma è sempre lo stesso!"

"Lui non cambierà mai!"Sentenzio esasperata e sconfitta.

Eppure avrebbe potuto essere un bel intermezzo, io e mio marito, le sue labbra sulla mia pelle, il suo corpo caldo, i suoi muscoli …

"Già ... su, aiutami con questi pantaloni ... sembra che in una notte si siano ristretti!"

"Non sono ristretti, è la nostra creatura che sta crescendo a dismisura."

"A dismisura! Non ti sembra di esagerare?!"

"Sono sicura che sarà grande! Beh ... insomma sarà un bambino nella norma."

"E certo che sarà nella norma...su forza, ti aiuto con gli stivali e sei pronta!"

Batto la mano sulla porta e urlo: "EHI VOI DUE! FUORI DI LI'!"

"Grazie! Ma adesso apri a mio padre!"

"Si, subito" rispondo mentre rubo un bacio a mia moglie. Mi allontano lesto e apro la porta della toilette.

"ERA ORA CHE MI APRISTE!" dico entrando.

Sorrido, prendo per mano mio marito, usciamo e con tono ironico ribatto: "Prego Padre, la toilette è tutta Vostra!" tiro la portadecisa, con forza. Si sente il rumore della serratura che scatta, dalla forza che ho impresso.

"No...come sarebbe?! Ehi voi due!" cerco di aprire la porta ma, evidentemente la serratura è rimasta incantata."Ehi! APRITEMI! AIUTOOI!"

Siamo nell'anticamera, sento il Generale, dico: "Oscar, tuo padre sta urlando, forse è accaduto qualcosa, meglio andare a vedere!"

"Se proprio vuoi...io comunque lo lascerei lì! Potremmo anche non avere sentito..."

"Davvero?"

"Vedo un sorriso dispettoso sul tuo viso, sei davvero ritornata ad essere la bambina pestifera che mi ha accolto!"

Osservo per bene Andrè, ha un sorriso malandrino dipinto in viso, io pestifera …. Ma insomma ….. forse solo un poco …. Pochini.

"Pestifera io?! Ma no, cosa dici André! Ah ahah ..."

"Comunque tu va a salvare mio padre, io andrò di sotto! Mi rifiuto di ascoltare ancora le sue sciocchezze. A dopo! ... Ah ahah ... buona fortuna marito mio! Ah ahah ..."

"Oscar...si tratta di tuo padre...non puoi andare via così! Su, vieni e andiamo a vedere!"

"NO! Vai tu!"

Afferro la mano di mia moglie e la trascino con me.

"Ehi ma cosa fai?"

" Non puoi di certo abbandonare così il tuo anziano genitore."

"Ma non pensare a mio padre!"

"E invece , cosa succede?!"

Batto i pugni sulla porta e urlo: "SUCCEDE CHE NON SOLO HO PERSO LA MEMORIA, MI RITROVO UN BRUTTO BERNOCCOLO ADESSO ANCHE LA SERRATURA DEL BAGNO CE L'HA CON ME! ANDRE' SONO RIMASTO CHIUSO IN BAGNO, FAMMI USCIREEEE!"

"Signore...dovremmo chiamare un fabbro! Non si apre proprio!"

"Un fabbro? Si, certo ma non aspetterò nessun fabbro."

"E quindi?! Cosa vorreste fare?"

"Esco dal passaggio segreto che segreto non è!"

"Ih ihih ... Padre ... ho io la chiave! Sapete...mi sono stancata di essere spiata da Voi! Quindi ho bloccato la porta!"

Sento una voce impertinente provenire dall'altro lato della porta, possibile che mio figlio, in dieci anni, sia divenuto così sfacciato?

"TI ORDINO DI APRIRE IMMEDIATAMENTE!"

"Uff... André vieni, passiamo dall'altro ingresso e vediamo se si apre! Però prendiamo le cappe ... fa freddo lì dentro!"

Apro l'armadio, prendo le cappe, una la poso sulle spalle di mia moglie e dico: "Su, presto, sbrighiamoci!"

"E va bene, prendo la chiave e entriamo. Però André...lo sopporti tu mio padre!"

"E no ... come tutte le cose che facciamo, lo sopportiamo insieme!"

"Uhm...però...io sono in stato interessante...tu no! Quindi ..."

"Quindi nulla! Forza, andiamo a liberare il tuo augusto padre!" dico afferrando la sua mano.

"Povera me!"

Entriamo nei passaggi segreti, svoltiamo a destra e poi a sinistra. Questi luoghi così tortuosi non hanno segreti per me! Procedo con una lanterna in mano e raggiungo la porta nascosta nella mia toilette.

"Eccoci arrivati!"

Sento dei passi, si avvicinano sempre di più, sussurro: "Sono loro! ... APRITE! NON SOPPORTO SENTIRMI PRIGIONIERO!"

"Si certo Padre!" giro la chiave ed apro la porta, ben oliata.

"Ecco fatto! Venite su, l'ultima volta che siete stato qui Vi siete preso una bronchite!"

"Io sarei stato qui e ho preso addirittura la bronchite? ... Non ricordo ..."

"Davvero? E non ricordate neppure di nonno Augustin?!"

"Certo che ricordo mio nonno! Insieme abbiamo fatto moltissime cose! Ma che domande mi fai?"

"Beh...qui aleggia il suo fantasma!"

"Ma cosa dici? Credi che sia un ragazzino che possa credere a queste cose?"

"Io?! Siete Voi che avete incontrato nonno Augustin! Ah ahah!"

"IO?! Ma cosa dici?"

"Voi! Proprio Voi!"

"Oscar figliolo, non vorrei che la gravidanza contro la tua volontà ti abbia fatto perdere il senno ma io davvero io non ti capisco."

"Padre ... qualche mese fa siete venuto qui e avete parlato con il fantasma di nonno Augustin! Ora venite, presto, che fa freddo qui dentro!"

"Cosa avrei fatto? Ma stai scherzando? No no davvero figliolo, mi convinco sempre più che il tuo stato sia traumatico! ... Dimmi figliolo, mi hai detto la verità?"

"Riguardo a cosa?"

"Eri davvero consenziente quando hai concepito?"

"Ma certo Padre! Ma vi pare possibile che Andrè, con cui mi sono addestrata per anni, possa sopraffarmi fino ad obbligarmi a fare certe cose? Ma dico, Vi sembro forse una donnicciola in difficoltà? Io amo Andrè, vedete di convincervene. A proposito, già che siamo in argomento, volete in dietro le chiavi del Vostro studio?"

"Perchè?! Forse le hai tu?"

"Padre ... avete dato una chiave ad Andrè affinchè ... concepissimo lì la nostra creatura!" dico sorridendo.

Adesso voglio proprio vedere come reagisce il mio augusto genitore! Ih ihihih

Vedo mio padre spalancagli gli occhi, quegli occhi azzurri come i miei, e scrutarmi con severità.

"Co cosa avrei fatto io?! In casa mia! Sotto il mio stesso tetto! Ma dico, forse ero ammattito?"

"Su questo devo darvi ragione. Quindi Andrè ... rendi le chiavi a mio Padre!"

"Si, certo! ... Ecco, tenete Signor Generale!"

Afferro la chiave con rabbia ed aggiungo: "Non è davvero possibile tutto ciò! E' assurdo! Sgrunt!"

"Per una volta Padre concordo con Voi!" rispondo togliendo la cappa, tanto ormai siamo nella mia camera e qui si sta bene!

"Meglio che vada da Marguerite!" dico camminando a passo marziale.

"Ih ihih ... Andrè ... devo dire che in certi momenti apprezzo di più il mio genitore senza memoria che quello tutto integro! Ih ihihihih!"

"Già! ... Però ho compreso che le sue follie sono spinte dalla disperazione. Un po' mi fa pena."

"Davvero? Secondo te è disperato? Uno che pensa che tu mi abbia usato violenza? Andrè ... secondo me è tutto matto!"

"Dimentichi che tuo padre si è svegliato non ricordando nulla degli ultimi anni. Ma sai che colpo per lui, averti lasciata il giorno prima Colonnello delle guardi reali e ritrovarti così?! In questo stato, sposata e congedata! Suvvia Oscar, sii comprensiva!"

"Ma io lo sono ... infatti gli ho restituito le chiavi del suo studio ... più comprensiva di così ... è impossibile!" dico sorridendo felice.

Sorrido e sussurro: "Sei pronta per andare alle nozze di madame pompom? Ah ahah..."

"Si certo ... con la mia alta uniforme non avrò problemi! Prego Capitano, possiamo andare!" faccio un ampio gesto con la mano ed indico la porta, pronta ad uscire.

"Andiamo!" dico con ironia mentre le porgo il braccio.

"Andrè ... cosa fai ... mi prendi forse in giro? Guarda che sono sempre un tuo superiore ..."

"Ah ahahah..."

"Uhm ... cosa ci trovi di divertente?!" Domando mentre scendiamo le scale tenendoci stretti.

"Penso che alla festa saremo al centro dell'attenzione: io in divisa da Capitano al fianco di mia moglie non solo incinta ma anche in alta uniforme! Ah ahah..."

"Beh ... tanto ci siamo abituati, non trovi?! Bene, Andrè hai tu i mantelli?!"

"Si, sono qui!" dico porgendoli.

"Grazie" rispondo prendendo il mantello e sistemandolo con cura sulle spalle, poi lo allaccio al collo e mi guardo allo specchio, sono perfetta. Mi volto verso Andrè, lo osservo, mi avvicino e finisco di allacciargli il mantello.

E' così bello Andrè in alta uniforme!

"Cosa c'è Oscar? Perché mi guardi in questo modo?"

Arrossisco un poco, abbasso lo sguardo per un attimo, poi rispondo un poco timida: "Perchè sei affascinante Andrè ... e con la divisa lo sei particolarmente!"

"Oh beh ... grazie!"

Prendo una mano di mia moglie, la avvicino alle mie labbra e poso un piccolo bacio sul dorso, sussurro: "E tu sei così bella!"

" Grazie! Bene, andiamo. Ma fai attenzione a tutte le svaporate che ci saranno al matrimonio ... sai io sono una moglie gelosa ... e armata!" dico posando un dico sul petto del mio Andrè.

"Lo so. Su andiamo!"

Usciamo nel cortile, ad attenderci c'è una carrozza con a cassetta Alain e Gerard. Di sicuro si sono offerti loro di accompagnarci, le strade in questo periodo non sono molto sicure.

"Ehi Gerard, possibile che il nostro Comandante debba indossare ancora l'uniforme? Possibile che non si rassegni ancora?"

"Credo che non si rassegnerà mai! Oltre l'esercito cosa ha visto del mondo lei?"

"Credo tutte le brutture di Versailles e adesso quelle della plebe."

"Si, certo, ma lei è sempre stata un soldato, la sua vita è fatta di regole, ordini, rassegne ... chissà come passa il suo tempo adesso?!"

"A marcare stretto il suo bel Capitano! Ih ihih ... Ma che razza di domande fai?"

"Beh ... mi pare una domanda logica! Insomma ... è una donna ... dovrà pure passare il tempo non trovi? Ricamerà? Leggerà?"

"Ah ahah ... Si, certo! Ah ah ... Magari ricamerà ma con la spada! Ah ahah … Eccoli! Stanno errivando, muoviti! … Apri lo sportello!"

"Beh ... io comunque sono davvero curioso!"

Guardo i miei soldati, stanno parlottando tra di loro, e adesso ridono addirittura.

"Tutto bene? Di cosa stavate discorrendo?!"

"Penso che fa molto freddo. Comandate, prego accomodatevi!"

"Si, certo ... ed io dovrei crederti Alain?! Su andiamo. E cerchiamo di tornare in fretta, a me questo matrimonio proprio non interessa!"

"Sentito Gerard? Sali a cassetta!"

"Certo Alain, andiamo! Sei ben armato? Non si sa mai!"

"Oltre alla spada, ho portato due pistole."

"Bene ... andiamo allora!"

Salgo a casetta, mi sistemo accanto a Gerard e tiro i cavalli a passo lento.

La carrozza prosegue tranquilla, il palazzo del Barone de Villeneuve non dista molto dalla nostra residenza, ma bisogna attraversare un tratto di sterrato che attraversa una fitta boscaglia.

"Andrè ... ma perchè Alain fa andare la carrozza così piano? Sarebbe meglio accelerare un poco! Prima arriviamo e meglio è, considerati i tempi in cui viviamo."

"Alain non può tirare al galoppo i cavalli, dimentichi la tua pancia!"

"Si, ma ... sarebbe meglio affrettarci ad attraversare questa zona ... non so perchè ma mi incute un poco di timore Andrè!"

"Oscar, possibile che tu riesca a viaggiare senza aver alcun disturbo?"

"Certo ... Davvero Andrè non capisco che disturbi dovrei mai avere! Su dimmi! Forza!"

"Ecco ... credevo che il ventre avvertisse il movimento della carrozza..."

"Beh si ... certo, la mia pancia si muove ... credo che sia normale! Ma come vedi ci metto sopra una mano e va tutto bene! E poi ... questa carrozza è molto particolare, mio padre la fece costruire quando mia madre era in attesa di Joséphine, per permetterle di viaggiare! Non senti che è molto più comoda delle altre?!"

"Si però ..."

All'improvviso sentiamo Alain gridare: "ANDRE'! SIAMO CIRCONDATI DA SETTE UOMINI!"

"COSA?! Oscar, resta qui e non muoverti, a te ci penso io. CHIARO?!" urlo mentre sento la carrozza rallentare ed uno sconosciuto affacciarsi dallo sportello.

Spero davvero che per una volta Oscar se ne stia buona e si faccia difendere, senza gettarsi nella mischia.

"Aspetta Andre'!"

"Aspetta ... cosa?!" rispondo mentre estraggo la spada e mi preparo ad affrontare questi assalitori.

"Maledizione!" dico tirando fuori dall'elsa la mia spada.

"Oscar! Ma cosa vuoi fare!" dico mentre mi metto davanti a lei ed affronto il nostro assalitore, spalancando del tutto lo sportello.

Scendo con un balzo dalla carrozza ed incrocio la spada con un uomo grande e grosso, ma a vedere così non ha una buona tecnica, solo forza. Ma il mio pensiero è rivolto a mia moglie, ho davvero paura che possa restare ferita o peggio possa accadere qualcosa alla nostra creatura.

"Vuoi che mi lasci ammazzare senza fare nulla?"

"Certo che no, voglio solo che ti lasci proteggere da me!" rispondo mentre incrocio la lama con il mio assalitore. Con la coda dell'occhio vedo un uomo avvicinarsi ad sono impegnato, cerco di indietreggiare per coprire Oscar, a costo di dover affrontare due

"Bel giovane ... dacci tutto ciò che possiedi e ti lasciamo tranquillo!"

Sento gli occhi di quest'uomo osservarmi con sufficienza, forse è convinto che io sia un ragazzino imberbe incapace di tenere una spada in mano! Ma adesso lo sistemo io!

"Non ho nulla da darti se non la mia lama!" rispondo decisa, pronta a battermi.

Certo dovrò fare attenzione alla mia creatura, ma sono certa di riuscire a cavarmela, in qualche modo.

"E allora ragazzo ... peggio per te!"

Incrocio la spada con quella di questo malfattore. Purtroppo mi muovo con lentezza, devo fare attenzione alla mia pancia. Non arretro, gli sono superiore per tecnica...ma non per forza. Mi destreggio come riesco sperando che André si liberi del suo duellante e venga un mio aiuto.

"Maledizione Gerard! Dobbiamo proteggere il Comandante!"

"Hai ragione, ma perché non è rimasta tranquilla in carrozza?!"

"Oscar! Fai attenzione!" grido mentre disarmo ilmio assalitore.

Purtroppo mi sono allontanato dalla carrozza, lasciando Oscar scoperta. Accidenti a me, non sono neppure capace a proteggere mia moglie!

"Alain, dobbiamo fare qualcosa! Ma perché non se ne stava dentro?!"

"Gerard, la conosci no? ..." digrigno mentre tiro fuori la pistola, punto alle gambe e colpisco il malfattore che sta attaccando il Comandante.

BAG ...

"AHHHHH MALEDETTO SERVO DEI NOBILI!" urlo mentre tento di scappare.

Il mio assalitore si allontana, soccorre il ferito e con un gesto rabbioso si avventa sul comandante e dice: "MALEDETTO! MIO FIGLIO E' STATO FERITO PER COLPA TUA, PRENDI QUESTO!"

Vedo la mia Oscar difendersi con tutte le energie, non riesco a liberarmi, il mio aggressore mi tiene testa ma dopo una serie di colpi riesco a disarmarlo.

Vedo André liberarsi del suo assalitore ma sono il più vicino al Comandante, corro in suo aiuto, il malfattore, nel tentativo di proteggere il ferito,mi lancia la sua spada, mi colpisce a una gamba, ma riesco a fare scudo con il mio corpo il comandante.

"Gerard!" urlo mentre vedo il mio soldato ferito. Sono furiosa, estraggo la pistola, guardo il mio assalitore e urlo: "Vattene o giuro che non avrò nessuna pietà per te!" punto la pistola dritta al petto di quest'uomo.

"Maledetto nobile pancione! Tu mangi a sbaffo e ingrassi come un maiale, mentre noi altri stiamo morendo di fame!"

"COSA? AH AHAHAH! MA SEI CIECO? Sono una donna! In attesa di un figlio! AH AHAHAH!"

Non riesco a contenere una risata, eppure ero ormai certa che fosse per me impossibile farmi passare per un uomo.

"Come! Vuoi dire che sei una donna?! No, non può essere!"

Vedo mio marito venirmi incontro e puntare la lama alla gola dell'uomo, digrigna: "Vattene! E non osarti più di avvicinare mia moglie!"

"Maledetto nobile! Mio figlio è stato ferito e non ho nemmeno i soldi per farlo curare da un medico!"

"Ahi padre ... che male!"

"Su, coraggio figliolo!" dico sollevandolo.

Osservo questa gente, sono vestiti solo di stracci, devono essere disperati. Metto una mano in tasca ed porgo loro due monete d'oro.

"Invece di assalirci avreste potuto domandare aiuto."

Spalanco gli occhi e sussurro: "Cosa! Ma ..."

"Ma nulla, ora andatevene. In quanto a noi ... torniamo indietro, Gerard deve essere medicato!"

Il diavolo biondo è davvero una brava donna.

"Sissignore! Ma Gerard non può certo salire a cassetta!"

"No, certo, verrà in carrozza con me. Forza Gerard!" mi piego verso il mio soldato ed osservo la ferita. Tolgo dal collo il mio jabot e cerco di fasciare il taglio di Gerard.

"Ahhh ... Comandante cosa fate? Prederete freddo!"

"Io sto bene non preoccupati."

"Oscar, stai bene?" mi tolgo la mantella e gliela poggio sulle spalle. "Devi coprirti, non puoi ammalarti! Sali in carrozza, a Gerard ci pensiamo Alain ed io!"

"Sto bene, stai tranquillo. Però indossa la tua mantella, io ho già la mia ed in carrozza non fa troppo freddo. Su, aiutiamo Gerard ad entrare e torniamo a casa."

Vedo gli assalitori allontanarsi, il loro capo si gira, ci guarda e con la testa ci fa un cenno in segno di ringraziamento.

"Andrè ... certo che la popolazione è proprio disperata. Spero davvero che cambi qualcosa!" dico osservando quegli uomini allontanarsi.

"Scusate se mi intrometto ma ... Comandante, di questo passo il popolo farà la rivoluzione!"

"La rivoluzione ... arriveremo davvero a tanto?!" rispondo borbottando mentre salgo in carrozza.

"Temo proprio di si. La gente ha fame, in ogni angolo di Parigi ci sono mendicanti. Comandante, la situazione è molto grave."

Vedo Andrè e Alain aiutare Gerard a sedersi in carrozza, lo sistemano di fronte a me. Osservo i suoi pantaloni, sono macchiati dal sangue della ferita, ed è solo colpa mia.

"Mi dispiace Gerard, sei rimasto ferito per difendere me ... "

"Comandante, non è certo colpa Vostra. E poi non potevo permettere che Vi facessero del male."

"Grazie Gerard ... però ora sei ferito."

"Non è nulla, la mia gamba guarirà."

"Si, certo ... Andrè, resti a cassetta con Alain?"

"Si, meglio che stia a cassetta." dico chiudendo lo sportello per sedermi accanto ad Alain.

La carrozza riparte, viaggiamo adagio per tornare a palazzo.

Accidenti, mi sento davvero inutile se non riesco neppure più a badare a me stessa. E poi quegli uomini ... uno era solo un ragazzino ... che tristezza.

Facciamo ritorno a palazzo, ormai abbiamo fatto tardi e non potremmo più recarci al matrimonio di madame Giovanna Battista, la cerimonia sarà ormai terminata. Questa è l'unica nota positiva della giornata, per il resto è stata un vero disastro. La carrozza si ferma al centro del cortile, davanti alla scalinata di ingresso. Subito accorrono alcuni valletti, preoccupati dal nostro rientro anticipato.

Sono in salotto con mia moglie e i miei nipoti quando all'improvviso sento un vociferare, ascolto la voce di mia figlia.

"Presto, chiamate il dottore Lasonne!"

"Si, Signor Conte!"

"Marguerite hai sentito? Ma cosa succede?"

"Non lo so ..." mi affaccio dalla finestra e aggiungo: "Sono i ragazzi, Gerard sembra ferito! E Oscar ... ha la mantella sporca di sangue! Oh Santo Cielo, presto Augustin, andiamo a vedere!"

"COSA?! OSCAR FERITA! Maledizione!" digrigno correndo. "Giuro che se Andrè non ha difeso mio figlio, lo passo a fil di spada! Dopo averlo ingravidato esigo che si prenda cura di lui!"

Seguiamo i nonni, andiamo incontro a nostra zia.

Raggiungiamo l'atrio e vediamo Gerard sorretto da Alain entrare zoppicando, con una fasciatura improvvisata ad una coscia.

Oscar ha il viso tirato e la mantella sporca, Andrè le offre il braccio.

"Ma ... cosa è successo?! Qualcuno vada a chiamare il dottore! Forza, portare delle pezze e dell'acqua calda. E avvisate la moglie di Gerard! Veloci"

Sento la voce di mia madre, autoritaria e decisa, organizzare la servitù che subito corre rapida. Mia madre sa davvero gestire una casa ... come un generale.

"Figliolo, si può sapere cosa è successo?"

"Padre, siamo stati assaliti e purtroppo Gerard è rimasto ferito ... per causa mia" rispondo un poco mesta.

"Assaliti? Ma perché?"

"Perchè il popolo ha fame, ecco perchè! E adesso vediamo di medicare Gerard, forza!"

"Ma ... come ..."

"Come? In che senso come?" Rispondo slacciando la mantella e porgendola ad una cameriera, poi sfilo i guanti e slaccio la spada dalla vita. Porgo tutto alle cameriere che provvederanno a portare nella mia stanza il tutto. Andrè compie gli stessi gesti ed in breve siamo con indosso solo la divisa.

"Non capisco ... certo le cose non vanno bene ma da qui ad essere assaliti mi sembra troppo! ... Un momento! Anch'io sono stato assalito, ma cosa sta succedendo? ... Il nostro paese non è più sicuro ..."

Vedo uno sguardo preoccupato sul volto di mio padre, purtroppo non ricorda nulla degli ultimi dieci anni e la situazione della Francia è molto cambiata. Pur essendo un uomo serio, retto e fedele alla corona, mio padre è in grado di comprendere i cambiamenti che stanno avvenendo, pur non accettando il fatto che il popolo voglia elevarsi allo stesso livello della nobiltà. La nostra è una nobiltà antica, di spada, di terra e di eredità. Siamo un casato fedele alla corona da sempre. Da sempre generali dell'esercito francese.

Andiamo nel salottino, intanto Gerard viene fatto accomodare nella sua stanza e medicato dalla cara Nanny. Noi ci sistemiamo nel salottino. Ho sulla divisa le tracce dell'assalto, i pantaloni sporchi di terriccio e fango, la camicia slacciata poichè ho usato lo jabot per bendare la gamba di Gerard.

"Purtroppo Padre la Francia non è un posto sicuro. Mi dispiace doverlo ammettere ma la situazione politica è davvero difficile."

"Figliolo, cosa è accaduto negli ultimi anni? ... Io sono disorientato ... Ahhh questo maledetto bernoccolo quanto fa male!"

"E' accaduto che la Francia è alla bancarotta. Le casse dello Stato sono vuote. La popolazione è stata tassata in tutti i modi possibili, mentre nobiltà e clero non contribuiscono, se non in minima parte, alle spese. Inoltre la famiglia reale, e la nostra Regina prima di tutti, non sono più amati dal popolo ... e neppure da molti nobili. Sua Maestà la Regina ha trascurato il palazzo, chiudendosi al Petit Trianon con alcune dame di compagnia ... passando le sue giornate a giocare alle contadinette. Ovviamente la costruzione dei padiglioni, della fattoria e tutto il resto è costata parecchio. Nel frattempo la popolazione soffre. La scorsa estate è stata devastante per il raccolto, adesso il grano scarseggia e di conseguenza mancano farina e pane. Ecco cosa capita Padre. Capita che un ragazzino, pur di mangiare, assalta la prima carrozza che vede passare"

Vedo mio figlio deciso, accorato nello spiegare cosa sta accadendo. Mio figlio però sta osando criticare l'operato della famiglia reale, questo fatto è inconcepibile per dei fedeli servitori come noi …. Però in fondo nessuno è infallibile. Se davvero Sua Maestà si è allontanata dalla corte ed ha abbandonato il suo popolo …. Prevedo solo guai!

"Santo cielo ma non è possibile! Ed io che ti ho quasi obbligato ad andare al matrimonio del mio amico Henry! Oh figliolo, se solo l'avessi saputo non l'avrei fatto. Ma dimmi, come ti senti?"

"Sto bene, grazie. Sono solo un poco stanca. Purtroppo ho dovuto difendermi ... e la mia creatura mi rallenta molto nei movimenti." rispondo un poco triste mentre Andrè mi si avvicina con una tazza di cioccolata e posa una carezza su una mano. "Bevi Oscar, qualcosa di caldo ti farà bene"

"Grazie André!"

Mi accomodo di fianco a mia moglie, la osservo, ha il viso un poco tirato, si vede che è stanca. Poi mi volto verso il generale ed aggiungo: "Signore ... avete deciso di lasciare la Francia non appena le Vostre figlie avranno partorito"

" ... In effetti ci stavo pensando. Non voglio assolutamente che accada l'irreparabile alla mia famiglia"

"Avete ragione Signore! Oh, guardate, è arrivato Lasonne!"

Dopo circa una mezz'ora vediamo Lasonne raggiungerci nel salottino

"Buongiorno, Madame Oscar come state?"

"Io sto bene ma Gerard è stato ferito."

"L'ho già visitato e medicato! Nulla di grave! Voi siete sicura di stare bene?"

"Si, certo ..."

Mia madre ribatte: "Le strade di Parigi sono diventate pericolose, non voglio che nessuno di voi si avventuri in città."

"Madre...adesso non esagerate!"

"Non è la prima volta che succede e che dire di quello che è successo a tuo padre! No. Non voglio che nessuno della famiglia si avventuri in città."

"Ma come vedete ce la siamo cavata! State tranquilla, siamo soldati addestrati!"

Guardo negli occhi mia figlia e dico: "Si, hai ragione ma adesso aspetti un bambino..."

"Mia moglie ha ragione! Oscar, d'ora in avanti ne tu e nemmeno le tue sorelle non andrete più a Parigi! Io non so cosa sia successo negli ultimi dieci anni ma la situazione attuale nonmi piace per niente! Oscar, appena saranno nati i miei nipoti lasceremo la Francia!"

"Padre...io mi sono sempre mossa in libertà e continuerò a farlo! State tutti tranquilli! Piuttosto ... dottore credete che mio padre ritroverà la memoria?"

Osservo il dottore che si è, nel frattempo, accomodato su una poltrona. Una cameriera gli ha portato un bicchiere con del vino bianco ed alcuni stucchini.

"I problemi di testa sono i più complessi. Madame Oscar, suppongo che ritroverà la memoria non appena l'ematoma verrà assorbito.

"Cioè tra quanto tempo, secondo Voi?!"

"Non mi sento di dire nulla ..."

"Ah...ecco. Io spero presto..."

Un servitore entra nel salotto e dice: "Madame, è venuto il fabbro per la serratura della Vostra toilette!"

"Accompagnalo si sopra!"

Mi volto verso mia moglie e aggiungo: "A proposito di fabbri e serrature, segrete e toilette ... Marguerite, cos'è questa faccenda che IO avrei incontrato nonno Augustin nelle segrete?!"

Raggiungo la mia famiglia di sotto, ascolto mio padre e rispondo: "Nelle segrete c'è il fantasma di Vostro nonno. Se volete parlargli perché non ci andate?"

"Joséphine ... ma cosa dici! I fantasmi non esistono!"

"Ma non è un fantasma qualsiasi, è nostro nonno! Su... perché non andate? Forse avete paura?"

"Joséphine ... avrò anche preso una botta in testa ... ma il nonno è seppellito nella cappella di famiglia! E la sua anima riposa in pace."

"Beh... credete a ciò che volete, ma se cambiate idea sapete dove trovarla."

"Si certo Joséphine ..."

"Ci conto! Ih ihih ... "dico lasciando il salone.

Ma mia figlia Joséphine è forse impazzita? Il fantasma di nonno Augustin nelle segrete ….. figuriamoci!

Entro in punta di piedi nella mia stanza per non svegliare il mio piccolo Augustin. Non vedo mio moglie, la cerco nella toilette, è nella vasca da bagno, sussurro: "Oh per tutti i santi del paradiso! Sabrina mia, dimmi che sono passati tre mesi!"

"Alain! Sei tu! Ma non dovevi essere ad un matrimonio?! E poi … sei tutto sporco e hai gli abiti strappati! Cosa è successo?"

"E' successo che anzichè andare a una festa, ci hanno fatto la festa! Oh Sabrina non parliamo di questo, ho voglia di te!" dico mentre mi tolgo i pantaloni.

"Alain! Ma cosa fai? Non è ancora tempo per certe cose! E tra poco Augustin reclamerà il suo pasto!"

"Sabrina, Sabrina! Sono passati ben cinquanta giorni dalla nascita del piccolo! Sabrina, sono sicuro che possiamo osare! Adesso ti raggiungo!" dico entrando nella vasca.

"Alain! Non pensarlo nemmeno!" dico uscendo rapida dalla vasca e coprendomi con un telo!

"No, no,noooo … su vieni qui! Non ce la faccio più!"

"Smettila subito! Dimmi, cosa è accaduto?!"

"E' accaduto che sto impazzendo E se non mi assecondi rischi di avere un marito pazzo quanto il Generale."

"Pazienza!" rispondo asciugandomi ed uscendo dalla toilette. "Se vuoilavarti fa pure!"

"No no ... quanto sei bella! Sembri una dea con quei capelli bagnati che ti scendono sulla schiena! Sabrina non puoi essere tanto malvagia! Sabrina, ricordi i nostri momenti d'amore? Forse non mi desideri più?"

"Certo Alain ... ma non ora!"

"UAAAA UUUUAAAAAA UAAAAAAAAUUUUUAAAAA!"

"Ecco, Augustin si è svegliato!" dico avvicinandomi alla culla e prendendo in braccio il mio piccolo."Ed e tutta colpa tua! Su piccolo di mamma ... non piangere così!"

"UAAAAA UUUUAAAAAAAAAA!"

"NOOOOO ... Anche lui è contro di me!" guardo dritto negli occhi mia moglie e ribatto: "Ti voglio, e stanotte ti avrò."

"Beh ... sarà solo se io ed Augustin vorremo! Ed ora vedi di asciugarti, stai bagnando tutto il pavimento! E poi mi tocca asciugare! Anzi ... siccome sei tu ad avere bagnato ... asciuga!"

"Oh Sabrina pur di averti, sono disposto ad asciugare non solo il pavimento ma l'intera toilette! Ma giurami che dopo sarai mia!"

Salgo le scale per raggiungere la nostra stanza, Andrè è accanto a me. Passiamo davanti alla camera di Sabrina e sentiamo un pianto disperato di neonato.

"UAAAAA AAAAA UUUUUUAAAAAA!"

"Andrè ... ma ... è il piccolo Augustin?!"Domando un poco allarmata.

Spero davvero che la nostra creatura non sia così rumorosa o impazzirò! Decisamente preferisco avere a che fare con un esercito di uomini indisciplinati piuttosto che con un neonato. Povera me …. Per fortuna che c'è Andrè, disposto ad occuparsi di tutto …. Almeno spero!

"Forse si sentirà male?!"

"Uhm ... di sotto c'è Lasonne ... forse è il caso di farlo salire?!"

"UUUAAAAAAA UUUUUEEEEEEE UEEEEEAAAAAEEUUUU"

Percorro il salone accanto a mia moglie e sussurro: "Marguerite, abbiamo un neonato in casa?"

"Oh Augustin, abbiamo la nostra nipotina, la piccola Marie, che hai già conosciuto. E poi c'è il piccolo Augustin, il figlio di Sabrina e Alain!"

"Come?! Alain e Sabrina hanno un figlio che si chiama Augustin?!"

"Si certo ... ti ricordi di loro vero? Tu hai salvato la vita ad Alain e lui ha deciso di dare il tuo nome al suo primo figlio!"

"Io avrei salvato la vita al soldato?! ... No ... no. Possibile che io non ricorda nulla?! Non ce la faccio più! ... Dov'è il mio amico Edmond?"

"Edmond? Non lo so, era qui un attimo fa ..."

"EDMONDDDD DOVE SEI!"

Sento le urla del mio amico, ho raggiunto la cucina per farmi dare da Nanny una tisana per calmare un poco il dolore a Gerard.

"Nanny ... cosa vorrà adesso Augustin?!"

"Cosa volete che ne sappia! Oramai in questa casa non si capisce più nulla!"

"Già ... allora per cortesia prepara la tisana per Gerard, povero ragazzo. Io adesso vado a vedere cosa vuole Augustin ... prima o poi dovrei prendere in considerazione l'idea di trasferirmi qui ... tanto non sapete più fare a meno di me!"

Vedo Lasonne sbuffare un poco esasperato, in effetti non passa giorno senza che il povero dottore sia costretto a venire qui!

"Dottor Lasonne, questa è una famiglia di soldati e con tutto quello che sta succedendo in città è ovvio che stiate a curare sempre feriti!"

"Qui non si tratta solo di feriti! Siamo onesti, Augustin ne ha sempre una!"

"Credo che lo conosciate! Augustin ne combina una dopo l'altra!"

"Vado da lui, a dopo Nanny!" dico allontanandomi per raggiungere il mio amico.

"EDMOND!"Vedo arrivare in tutta fretta il mio amico e dico: "Edmond, io non ricordo nulla..."

"Degli ultimi dieci anni. Si, lo so. Porta pazienza, magari se tu stessi calmo e tranquillo, con una borsa fredda sulla ferita, guariresti prima!"

"Ma quale calmo e tranquillo! Edmond, dimmi! Non hai una soluzione per aiutarmi ad accelerare i tempi?"

"Si certo, riposo e tranquillità! Ma tanto tu non mi ascolti ... quindi ..."

"Oh povero me! POVERO MEEEE! Non sopporto tutta questa situazione!"

"E adesso cosa ti è successo?!"

"Succede che nella mia famiglia sono avvenuti tantissimi cambiamenti ed io non ricordo! Oh ma tu non puoi capire, visto che ricordi tutto della tua vita!" dico accasciandomi con disperazione su una poltrona.

"Madame, cosa è accaduto?!"

"E' accaduto che mio marito ha sentito il pianto del piccolo Augustin e non ricorda nulla di quel bambino."

"Beh ... mi pare normale. Augustin ... non fare così, su! E' unbel neonato ... e poi porta il tuo nome! Dovresti esserne fiero!"

"Ma non si tratta di questo! Vuoi capire che è orribile non ricordare nulla? Mio figlio è incinto e non solo lui, anche le altre due mie figlie lo sono nonostante gli anni, per non parlare dei miei nipoti! ... Li ho lasciati ragazzini e mi ritrovo bisnonno. E che dire di André?! Non so per quale strana ragione l'ho adottato! Certo, mi sarebbe piaciuto un figlio come lui ma ... Oh Edmond, sono disperato e avvilito!"

Vedo il mio amico davvero triste e disperato, scuote il capo su cui si vede chiaramente il bernoccolo. Per il momento non riesce ad indossare la sua parrucca boccolosa. Mi dispiace davvero per il mio amico, è così avvilito.

"Avvilito? Ma non ti pare di esagerare? Hai una famiglia bellissima, delle figlie devote, dei generi quasi perfetti e tanti nipoti. Tra poco poi nascerà un nuovo Jarjayes ... ma cosa vuoi di più?!"

"Rivoglio il mio senno! Ecco cosa voglio!"

"Porta pazienza e tornerà ...Si, certo, non lo hai mai avuto il senno ... ma pazienza!"

"Dai avanti, non è questo il momento di scherzare!"

"Si certo, allora vuoi dirmi cosa vuoi da me?!"

"Un intruglio che mi faccia recuperare la memoria. Infondo non chiedo molto."

"Chiedi l'impossibile. Potresti chiedere ad uno stregone, io sono un medico! Non prescrivo intrugli!"

"Ahhhh basta! Meglio che vada a riposare in camera mia! ... Sono davvero stanco!"

"Come vuoi ... Madame, lo accompagnate Voi? Io vorrei assicurarmi che Vostra figlia stia bene!"

"Si, certo dottor Lasonne! ... Su, vieni con me Augustin!"

"Si si ... vengo. Edmond ... un'ultima domanda ..."

"Dimmi!"

"Mio figlio ... avrà un maschio vero?!"

"Cosa vuoi che ne sappia?! ... Comunque, in base alla mia esperienza, credo che la forma della pancia sia riconducibile ad una femmina. Ma queste sono solo mie supposizioni."

"Uff ... errate, ovviamente. Tu non sei uno stregone ... lo hai detto tu!"

"In effetti, non lo sono!"

"Ecco ... quindi sarà un maschio! Ora vado a riposare, è stata una giornata faticosa!"

"Buon riposo amico mio!"

"Grazie!"

Come siamo arrivate alla decisione di non raccontare il matrimonio di Madame pompom! Ah ah ah ….

Aizram: "Questi matrimoni non s'hanno da fare!"

Terry: "E' colpa tua se i matrimoni non s'hanno da fare."

Aizram: "Forse non ti piace l'idea?!Saltiamo il matrimonio della pompom?"

Terry: "Certo, così ci saltano addossono no no…"

Arpietta: "Certo che tra te e mia madre ne combinate di tutti i colori."

Aizram: "Cerchiamo di fare del nostro meglio."

Generale: " Certo...due pazze! Sto ascoltando, loro non mi hanno visto! Ih ih …"

Lupen: "Oh no!"

Generale: "Cosa Vi prende Madame?"

Lupen:"Ed io che aspettavo le nozze di Madame pompom!"

Generale: "Non capisco!"

Lupen:"Dovevate andarci ,invece! … E adesso con chi rido?...Ops !"

Dreamereby: "Non aspettavo altro che scassare qualche finestra con te al matrimonio della Giovanna nazionale , eddai ! Ma non si può!"

Generale: "Mesdames, con le Arpie si ride sempre! E adesso meglio ascoltare cosa dicono."

Terry: "Però è un'ottima idea!"

Aizram: "Davvero? Sei seria?O è la tua smisurata ironia che parla?"

Terry: "No, no, questa volta sono serissima!"

Aizram: "Siiiiiiiiiiiiiii!Aggiudicato!

Terry: "Che assalto sia!Ah ahah "

Aizram: "Perchè ridi?"

Terry: "Perche ...per una volta che parlo sul serio, non mi prendi sul serio."

Aizram: "Eh, ma tu ci tenevi tanto a questo matrimonio ... io invece ..."

Terry: "Ci tengo a non creare un vuoto nel capitolo,non al matrimonio."

Aizram: "Okprocediamo."

Generale: "Buongiorno Madame, tutto bene?"

Terry: "Yes e a Voi?"

Generale: "Si certo...a parte un bernoccolo."

Terry: "Iihihiohhhhh quanto mi dispiace!Non è stata colpa mia …"

Generale: " Ah no? E di chi allora?"

Terry: "Di Aizram, l'idea è stata sua."

Generale: "No no ... Madamigella è tanto buona, dolce, tranquilla..."

Terry: "Seeeee vabbè!"

Generale: "Ho rischiato di perdere il mio Fran?ois."

Terry: "Con noi è al sicuro!"

Generale: "Speriamo...siete arpie!"

Dreamereby:"Ehi Arpie e Arpietta, vi adoro un casino!"

Arpie e Arpietta: "GrazieeeReby!"

Natale 1788, Palazzo Jarjayes.

Aizram: "Terry...hai confezionato degli abiti magnifici!"

Terry: "Ti piacciono? Beh, ci ho impiegato quasi tutto l'anno ma ci sono riuscita!"

Aizram:"Guardate Generale! Non trovate anche Voi che Madame abbia realizzato dei capolavori? Abiti del Vostro tempo fatti su misura! Guardate! Ah ... e senza corsetto... ih ihih!"

Generale: "Come sarebbe senza corsetto? Cos'è questa stramberia?"

Aizram: "E senza panier! Magia del nostro tempo!"

Oscar: "Ne voglio uno anche io Madame Terry! Potete farmi felice?!"

Terry: "Ma certo! Per te questo ed altro! .. Su, vieni con me! Ne ho uno azzurro fatto per te! ... Scusateci, facciamo presto!"

Oscar:"Grazie mille Madame! Niente corsetto e niente panier!"

Terry: "Vieni! Qui non c'è nessuno. Sai Oscar, a me piace vederti con il vestito azzurro, forse è per via del colore dei tuoi bellissimi occhi."

Oscar:"Oh ... grazie Madame! Aiutatemi ad indossarlo! André sarà felice! C'è posto per la mia pancia?!"

Terry: "C'è posto per Sophie, per Fran?ois! Ih ih ... A proposito lo sai che Aizramed io abbiamo in progetto per te una prossima gravidanza?!"

Oscar:"COSA?! MA ... spero tra mooooolto tempo!"

Terry: "Siiiii tra moooooltomooolto poco tempo! Ihihih ..."

Oscar: "NOO! Già questa gravidanza non finisce più! A proposito ... quando vi deciderete a farmi partorire?! Non ne posso più!"

Terry: "Sai come vanno queste cose?! Pensa che io avrei voluto che Sophie nascesse al duecentesimo capitolo e invece ... Oh beh che sia chiaro, non è stata colpa mia ma di Aizram e delle sue idee smisurate! ... Fa vedere! Si, sei perfetta!"

Oscar: "Aizram? Allora la passo a fil di spada! Uhm ... però devo dire che questo abito è quasi comodo!"

Terry: "Visto?! Qualche volta fidati delle Arpie! Dai, raggiungiamo gli altri!"

Oscar: "Si certo...devo occuparmi della Vostra complice! Sgrunt ... voglio partorire, io!"

Terry: "Ah ahahah ... Ehm ... scusami Oscar ma ... vedi, è che ... si insomma, scrivendo, scrivendo, i capitoli si allungano. Beh, pazienza! Tanto prima o poi Sophie nascerà!"

Oscar: "Prima ... chiaro?! Nel prossimo capitolo! O giuro che me la pagherete tutte e due!"

Terry: "Il prossimo?! Ma no! Nel prossimo capitolo si sposerà tua nipote Catherine ... almeno spero..."

Oscar: "E nascerà Sophie! Chiaro?!"

Terry: "Ascolta! Se fosse stato per me, dopo la prima missione "Avventura" sarebbe già terminata e se fosse stato sempre per me, tu avresti già partorito. Quindi, prenditela con Aizram!"

Oscar: "? quello" che farò!"

Terry: "Perfetto! E adesso raggiungiamo gli altri nel salone delle feste di palazzo Jarjayes! ... A proposito, tra qualche ora sarà il tuo compleanno! Trentadue, vero?"

Oscar: "Esatto! Trentadue ... e voglio Sophie! Su andiamo!"

Terry: "Calmati! Lo sai che ti fa male!"

Oscar: "Potrebbe nascere Sophie?!"

Terry: "No. Lo sai che decidiamo tutto noi."

Oscar: "Ed io allora uso la spada!"

Terry: "Ma quale spada?! Ti ho disarmata, altrimenti non sarei stata sincera con te! Io ti adoro ma la mia amica è la mia amica. Non si tocca!"

Oscar: "Sgrunt!"

Siamo tutti seduti all'enorme tavolo di palazzo Jarjayes, ovviamente ci sono i nostri carissimi lettori.

Generale:"Benvenuti al mio palazzo! Prego accomodiamoci!"

Tutti: "Grazie Generale!"

Dreamereby: "Ah , a proposito, zio Generale, spero che non la prendi male se ho portato qui a casa tua tipo un centinaio dei miei amici rockers ?"

Generale:"Assolutamente no. Il mio palazzo è enorme, c'è posto per tutti!"

Leonardo: "Auguri Generale!"

Generale: "Grazie Monsieur!"

Michela: "Auguri Generale!"

Generale: "Grazie Madame!"

Lupen:"Tutto sommato devo dire che la festa per il vostro anniversario di matrimonio è andata bene."

Generale:"Già, conoscendo le Arpie!"

Aizram: "Generale, Vi fa ancora male il bernoccolo?"

Generale: "Per fortuna nel siparietto no. Di sicuro è opera Vostra!"

Aizram: "Di chi se no?"

Australia: "Ok vecchiaccio ... o ci sei .. o ci fai! Mi sta cominciando a sorgere il dubbio che tu stia... traendo giovamento da questo piccolo e temporaneo divertente inconveniente."

Generale: "Piccolo inconveniente dite? Voi nemmeno immaginate il dolore che ho sentito."

Australia:" Tanto la testa è tua, io non ho sentito dolore, ihihih... comunque confermo che , con o senza testa fracassata, sei indisponente, stressante, opprimente, geloso, onnipresente, possessivo, ficcanaso e di carattere insopportabile in generale... ho dimenticato qualcosa?"

Generale: "Non credo."

Australia:"Ah si, logorroico e petulante! Ahhhhhhhhhh, mi sento meglio dopo essermi liberata di questo peso... ho provato a contenermi ma ... son un povero essere umano alla fine! Giusto vecchio scimunito?"

Generale: "Che siate una donzella non c'è dubbio ma riguardo all'essere umano uhm…. Per me rimanete una Gattaccia irriverente."

Australia:"Vecchio scimunito!"

Generale: "Gattaccia!"

Generale: "Ecco ... ma la Vostra complice non arriva? Ha forse rapito mia figlia?"

Aizram: "Ma quale rapimento?! Su, non esagerate! A proposito, grazie per averci ospitati! Sapete, nel nostro 2020 non ci possono essere assembramenti e poi le mascherine! Oh no! Quest'anno si è costretti a festeggiare le feste di fine anno da SOLI. Che tristezza! Oh ma Voi avete avuto la brillante idea di far intervenire anche gli orchestrali, che meraviglia! André, il primo ballo sarà mio, ovviamente con te!"

André: " Ehm... ecco ... non fraintendetemi ... ma ... vorrei ballare con mia moglie!"

Aizram: "Si, si ma dopo!"

Oscar: "No! André è mio, chiaro? Voi potrete avere un ballo con MIO marito solo DOPO che sarà nata Sophie!"

Aizram: "Ehi un momento Oscar! Terry ed io ti veneriamo ma ti ricordo che NOI possediamo le piume, quindi decido IO con chi farò il primo ballo. Desideri partorire quanto prima?"

Oscar: "Certo! Anche ora!"

Aizram: "Bene, ti prometto che nel prossimo capitolo faremo un bel salto temporale fino ad arrivare al parto imminente ma ... solo se ... aprirò le danze con il bellissimo André! Ahhhhh se solo ci fosse un André per tutte le donne!"

Oscar: "Posso fidarmi? Uhm ... "

Aizram: "Se non ti fidi di noi!

Oscar: ""Mio padre mi direbbe di non fidarmi ..."

Aizram: "Scegli!"

Oscar: "Uhm ... Padre, Voi cosa dite?!"

Generale: "Dico che le Arpie sono dispettose, possiedono una mente contorta ma sono donzelle di parola."

Oscar: "Quindi dovrei accettare?!"

Generale: "Accetta figliola! E che il Bambinello ce la mandi buona!"

Oscar: "Quindi non Vi fidate neppure Voi! E tu André? Cosa dici?!"

Generale: "Oscar, DOBBIAMO fidarci!"

Oscar: "E sia ... ma se non mantengono la parola...assaggeranno la mia spada!"

Marguerite:"Calmati Oscar."

Oscar: "Madre!"

Marguerite:"Suvvia, vedrai che prima o poi avrai la tua bambina, vero Autrici?"

Aizram: "Ma certo Madame!"

Marguerite:"Sentito cara?"

Vedo arrivare Giovanna e Michele Dalmasso, cominciano a servirci le pietanze.

Joséphine: "Michele! Giovanna! Ma che bella sorpresa!"

Giovanna: "Madame Joséphine, le Arpie hanno deciso di reclutarci nel siparietto."

Generale: "Michele!"

Michele "Si, Signur! Cosa succede?"

Generale: "Possibile che tu sia sempre trasandato? Abbottonati quella giacca!"

Michele :"Si, Signur! … Ecco fatto!"

Generale: "Ahhh … Vedrai!"

Michele :"Vedrò cosa?"

Generale: "Quando mi sarò trasferito al castello di Collegno! Uhm… Vedrai, vedrai!"

Sussurro all'orecchio di mia sorella: "Sentito Madamina? Oh Signur, povero me!

Giovanna: "Già! Poveri noi, qui suntuttfoll! Su avanti Michele, serviamo in tavola che si fredda!"

Michele: "Agli ordini Madamina!"

Nanny: "E questi due chi sarebbero?!"

Generale:"Lavorano al castello di Collegno."

Nanny: "Uhm...troppo sciatti! Ma a loro ci penserò io! Vedrai Augustin!"

Generale: "Oh, meno male che ci sarai tu a darmi una mano con Michele!"

Nanny: "E anche con quella Giovanna! Voglio proprio vedere se sa tenere in ordine un castello degno della famiglia Jarjayes!"

Servo la cena all'ormai ex cardinale e dico: "Conte Armand, vedo che presto avrete un altro figlio! Ih ihih ... Certo che Vi date un gran da fare! Oh Signur, perdonatelo, è una brava persona!"

Armand:"Grazie Giovanna! Dimmi...pregate sempre tutte le sere prima della cena?"

Giovanna: "Certo che si! Io sono una brava cristiana!"

Armand:"Bene ... certe abitudini vanno preservate!"

Generale: "E tu fratello, continui a pregare?"

Armand:"Certo fratello! Forse ne dubiti?!"

Generale: "Ih ih .. Credevo che la sera fossi indaffarato per farlo."

Armand: "Anche tu! Ih ihih"

Joséphine: "Madre, ma li sentite? E poi sarei io quella che pensa sempre alla stessa cosa!"

Marguerite: "Oh cara, non badare a tuo padre e tuo zio ... loro parlano molto ... ma ..."

Generale: "Ma?! Volete dire che combinano poco o nulla? ... Anna confermi ciò che ha appena detto mia madre?"

Anna: "Beh...in effetti ... ultimamente..."

Generale: "Come sarebbe? Ehi Arpie!

Terry: "Zut Generale! Voglio ascoltare!"

Aizram: "Prego, continuate!"

Marguerite: "Dicevo che ... il mio Augustin il gioventù era ... molto ... ma molto ... mi sono spiegata, vero? Ma negli ultimi tempi ... "

Joséphine: "Ih ihih ... Sentito Luisa? Dimmi, com'è il tuo Maxim?"

Luisa: "Maxime? Ti basti sapere che ci ha messo dieci anni per darmi un figlio! Dieci!"

Joséphine: "Ma nel frattempo avrà funzionato?!"

Oscar: "André, ma che razza di discorsi che fanno proprio nella notte di Natale?!"

André:"Sono le tue sorelle, le conosci!"

Oscar:"Già!"

André:"Quindi non stupirti ... e pensa che questo è il nostro primo Natale da sposati!"

Generale: "Madame Lupen, tutto bene?"

Lupen: "Si, grazie Generale."

Generale: "Mi fa piace! Sono davvero contento che siate tutti miei ospiti! Ovviamente sono un po' meno contento per ciò che sta succedendo all'interno di "Avventura"! Pure la botta in testa!"

Cleo Rozenfeld: "Ma una botta in testa per farlo rinsanire non ci pensa nessuno?"

Generale: "Anche Voi!"

Katia: "Generale voi non state bene, curatevi!"

Generale: "Ma io sto benissimo … se solo non fosse per l'amnesia."

Katia: "Ma non è che lo fate apposta per separare Oscar e André finché non avranno la piccola? O magari per fare impazzire tutti nella casa?"

Generale: "Madame, purtroppo ho preso una gran brutta botta in testa ... cosa posso farci?"

Dhaira:"Oh! poveri loro,il generale non ricorda più nulla e ricomincia a ridare di matto,dottore sedatelo con il calmante per cavalli."

Lassonne: "Sono un medico Madame, non posso fare più di quanto faccio. E poi Augustin è un paziente molto impaziente!"

Agrifoglio:"Generale, l'amnesia ti rende fuori controllo e, se prima eri assillante e confusionario, ora, addirittura, superi se stesso."

Generale: "Supero me stesso?"

Agrifoglio: "Certo! Testardo come sei, non te ne vuoi fare una ragione. Accetti soltanto il tuo punto di vista, l'anno è il 1778 e gli altri sono invecchiati.
Temo che, per ricondurti alla normalità, anche se "normalità", con te, è una parola grossa, sarà necessaria una seconda botta in testa."

Generale: "Oh, ma non è possibile! Volete tutti che mi diano una seconda botta in testa! Si può sapere dov'è finita la vostra solidarietà? Eppure siamo a Natale!"

Dreamereby: "Whoa , piano! Ma che è successo stavolta? Zio Generale , ma cosa fai? Che ti passa in quel cervello mezzo spaccato?! Sono allibita , andiamo."

Cleo Rozenfeld: "Generale, Dreamereby ha ragione, sei geneticamente matto ma adesso hai superato te stesso."

Generale:"Io?! Ma cosa avrei fatto?"

Cleo Rozenfeld: "Fai di tutto, ma questa volta mi riferisco al povero Bouillè, per poco non diventava matto.
Bouillè, possibile che il tuo amico non abbia capito che Oscar è incinta e vista la sua condizione non può rimanere ancora nell'esercito?"

Generale Bouillè: "Madame, Jarjayes è un uomo alquanto singolare ma Vi assicuro che nemmeno sua figlia … ehm … volevo dire figlio, non scherza affatto. Quando vuole ottenere qualcosa sa come farlo."

Oscar: "Vi riferite alle mie richieste in passato? Generale Bouillè, i miei soldati non avevano nemmeno il cambio della divisa!"

Generale Bouillè: "Sentito Madame? Tra padre e figlio, divento matto."

Cleo Rozenfeld:"Bouillè, il generale ti ha fatto più ridere o arrabbiare?"

Generale Bouillè: "Ridere, indubbiamente mi ha divertito parecchio."

Generale: "Non capisco perché ti sia divertito?"

Dreamereby:Ceh , lo devi capire che Ozzy è in una situazione particolare , per questo non può stare nell'esercito. ? una cosa logica , no? Guardate, se qualcuno o qualcosa di potente lo fa rinsavire , giuro su me stessa che vado da zia Clotilde ad accendere i ceri, e faccio attenzione a non infiammare. Credo che il cervello di Boillé nel frattempo si è fritto quanto le patatine del McDonald's! A parte questo, questa festa dei +40 è stata assurda ! Mo' vado a stappare altre bottiglie di champagne e metto l'evento nelle mie stories di instagram !"

Generale: "Ecco, così avrò altri lettori. Grazie Madamigella!"

Lupen: "Generale, scusate se mi permetto ma siete proprio" sballato", ma come si fa a dire che Oscar è incinto? Santo cielo! Sapete benissimo che è una donna! Siete in uno stato confusionale terribile!"

Generale: "Appunto è ciò che ho appena detto, quel bernoccolo proprio non ci voleva! E poi so perfettamente che mio figlio in realtà è una donna altrimenti non aspetterei così tanto il mio erede!"

Moira: "Ahahhaah veramente incredibile come tua figlia non ti abbia ancora infilzato con la spada... va bene non ricordare, ma se tutti, tutti ti dicono che Andrè è tuo genero... io insisto che un'altra botta ti rimetterebbe in sesto ma nessuno mi ascolta, mannaggia a me!"

George: "Un'altra botta in testa? Ma per carità! Madamigella Gattaccia forse volete davvero che in casa non si capisca più nulla? Il nostro nonnetto è già abbastanza simpatico così! Ah ahah …"

Generale: "GEORGE sei privo di educazione! Charles, mi chiedo se hai speso abbastanza denaro per educare i tuoi figli!"

Charles: "Ce … certo Signore…."

Generale: "NE DUBITO!"

Australia: "Com'è che non riesci mai a goderti la vita ma continui a rompere alla gente? Non ti stanchi!? E sei cosi assurdo, ostinato all'inverosimile a chiamare tuo figlia "figlio"... hai mai visto uno "incinto"? Direi di no...e ritieniti fortunato che Oscarina sia riuscita ad entrare nell alta uniforme..."

Generale:"Ma io ne ho fatto confezionare una per il suo stato."

Australia:" Eheheh io per farti un dispetto... non l'avrei indossata!"

Dreamereby: "E finalmente Ozzy è riuscita a mettersi quello che vuole ! Ci voleva proprio . E proprio per questo oggi ho deciso di imitarti ...e non guardarmi male se la mia alta uniforme è rosa , l'idea era di Toni."

Generale:"Vi trovo davvero bene Madamigella."

Australia:" Però devo, per dover di cronaca, darti ragione riguardo alla panciona spropositata di Bouilè .. oh mamma! Forse e per quello che la moglie... svolazza leggera tra un letto e l'altro di Versailles? Mah, chissà ahahahaah! Ma almeno dalla sua Bouilè ha ancora la testa: ma secondo te, generalone, come accidenti fa a restare nell esercito, me lo dici? non pensi che rischierebbe sia la sua che la vita della bimba … ps: nota BIMBA, non bimbo EHEHHEHE…"

Generale: "Grunt …"

Elektra: "God kv?llGeneralen, jag ska l?saomedelbart, tack

Generale: "Prego Madame!"

Elektra: "Avevo voglia di parlarvi in svedese."

Generale: "Madame non ha capito nulla ma io, che sono una persona istruita, ho compreso i Vostri ringraziamenti."

Elektra: "Generale e basta con sta storia che è Oscar è vostro figlio. Oscar è 1 FEMMINA/DONNA INCINTA sposata con ANDR?."

Generale: "Sarà come dite tutti ma IO non ricordo e fin tanto che non ricorderò, per me non sono sposati, mi sono spiegato?"

Elektra:"Marguerite ma come avete fatto a sopportare vostro marito con tutte queste stramberie?"

Marguerite: "Madame Tigre, credo che ogni essere umano abbia dei difetti, Augustin è fatto così ma Vi assicuro che è un uomo buono e generoso."

Generale: "Grazie Marguerite!"

Elektra: "Io cerco di essere gentile con voi, ma dopo quello che leggo, proprio non ci riesco. Oscar, André, non so come fate con il Generale, io avrei già provveduto a fargli ritornare la memoria con una doppia martellata in testa. Sta sempre a rompervi nei vostri momenti d'intimità."

Oscar: "Tigre, mio padre è fatto in questo modo, cosa possiamo fare? E poi il mio André è un uomo molto comprensivo e paziente."

André: "Anche se mio suocero a volte è indiscreto non fa nulla, infondo è merito suo se ho avuto un'infanzia felice e soprattuttoho conosciuto mia moglie e l'ho sposata!"

Generale :"Bravo figliolo, difendi "tuo padre". A proposito, perché non mi chiami più padre? IO LO ESIGO, CHIARO?"

André: "Si … Padre…"

Generale: "Perfetto!"

Ma madame pompom non è fidanzata? Cosa ci fa alla festa del vostro 40° anno di matrimonio? E si è pure portata anche Armandina, che non toglie gli occhi di dosso ad André?

Australia:" Oltre che compromettere la sicurezza di tutto il battaglione. Ma non eri in teoria un ottimo stratega? Mi sa che stai perdendo smalto, vecchiaccio!"

Generale: "Ma non è possibile! Madamigella Gattaccia, almeno alla Vigilia di Natale dovreste essere più rispettosa nei miei confronti!"

Giovanna: "Oh Signur! Ma Generale calmatevi! Ecco qua l'arrosto, spero che sia di Vostro gradimento!"

Generale: "Giovanna, io sono calmo, calmissimo!"

Carolina: "Uè Generà possibile che Vi dobbiate arrabbiare anche alla Vigilia di Natale?!"

Generale: "Maestà, ma avete ascoltato questo irriverente nipote che mi ritrovo?"

Carolina: "Ma lassate sta' ca nu poco di allegria nu fa male!"

Antony: "Ben detto Carulì! Ah ahah …"

Generale: "ANTONY! MA COME TI ESPRIMI?"

Antony: "Su nonnetto non arrabbiatevi! Aspettate che Vi riempio il bicchiere! … Ecco, su bevete, questo vino è davvero ottimo!"

Generale: "Ovvio! Ho fatto servire il miglior vino che ho nelle cantine!"

Leonardo: "Umm … davvero buono!"

Generale: "Grazie Monsieur!"

Australia: "Carrulì, meno male ci sei tu, con la tua verve mi fai morire... riesci a rendermi simpatica la piaga di Augustin..."

Carolina: "Ma no! Lu Generale sarà anche matto ma è simpatico assaje!"

Australia:"Carulì, lu Generale, come lo chiami tu, sarà anche simpatico assaje ma mi sa che ha preso anche troppo dalla vecchia gufa nefasta, pace all anima sua! Ahhahah..."

Suor Clotilde:"Ma come Vi permettete?!PENTITEVI!"

Fersen:"Suvvia Suor Clotilde, infondo ci sono peccati ben più gravi!"

Dreamereby: " Stoccafersen è tornatooooooooo ... a rompere ! Ma che ci fai qui?"

Fersen:"Anch'io infondo faccio parte del cast."

Dreamereby: "Si, ma guarda , altra gente!...Ricordati che io , Big Gigi e Carolina ti controlliamo."

Fersen:"Anche Voi!"

Dreamereby: "Si, anch'io! Aspè , zio Generale , ma che stai a di'?! Allora, cambiando argomento , anche noi a Versailles stiamo organizzando qualcosa per Natale, in effetti ho dei regali per i bimbi , sarà una sorpresa; tra cui ho una proposta: Big Gigi , che te ne pare se il panettone quest'anno lo facciamo noi ? Sai , prendiamo la ricetta sul web , e ci improvvisiamo pasticceri per un giorno , eh ?"

Giggino: "Per me va bene Madamigella Reby! Dirò al cuoco di lasciarci la cucina. Già mi vedo con il cappello e il grembiule del cuoco."

Maria Antonietta: "Luigi forse non ti basta quello da fabbro?"

Carolina: "Oh Antoniè, e lasse sta Giggino! Se vuole cucinare nu panettone che lo faccia."

Giggino: "Grazie Carolina!"

Carolina: "Giggino oltre ad essere un eccellente fabbro, magari scopriamo che sei anche bravo a preparare un panettone. Nu momento, ho avuto un'idea: Giggì perché non vai nelle cucine dei Jarjayes a preparare lu panettone e così lo mangiamo più tardi per festeggiare lu compleanno della piccirella?"

Giggino: "Si, è un'ottima idea! Voglio che Madame Oscar spenga le candelina sul panettone che preparerò. Andiamo madamigella Reby!"

Dreamereby: "Sono pronta Big Gigi!"

Gli orchestrali diffondono la musica

Terry: "Aizram che bel motivo!"

Aizram: "Ehi Terry guarda il pianista!"

Terry: "Ma è Mozart!"

Aizram: "Ti ho fatto una bella sorpresa, sapevo che ami la sua musica e così…"

Terry: "Oh grazie!"

Carlo: "Maestà com'è Napoli!"

Carolina: "Oh Carletto, la mia Napoli je bella assaje!"

Carlo: "Vi manca il Vostro regno?"

Carolina: "Tantissimo!"

Carlo: "Anche lu re mariolo?"

Carolina: "Chi? Lu porc di Ferdinando? No, per carità!"

Carlo: "Ih ih … Padre avete sentito? Ha chiamato porco il re … ih ih … forse vuole sempre stare chiuso in camera con l'imperatrice? Ih ih …"

Armand: "Carlo!"

Carlo: "Ma cosa ho detto di sbagliato?"

Australia: "Ohhh mi sa che i piu splendenti, in quel palazzo di pazzi del generalone.. so Carrulli, e Carletto... giuro, mi uccide dalle risate!Sto bimbetto... troppo maturo ed intelligente... e la poca sanità mentale rimasta a Marguerite, dato che il resto gliel'hai succhiato via nei 40 lunghi anni di matrimonio, la metti a dura prova ogni singolo minuto."

Generale: "Ma cosa dite Gattaccia? Ho sempre fatto felice mia moglie, vero cara?"

Marguerite: "Beh … quasi sempre …"

Generale: "Come quasi?"

Marguerite: "Ecco, vedi, ero un tantino preoccupata quando decidesti di educare come un uomo la nostra ultimogenita."

Generale: "Ma devi riconoscere che l'ho tirata su davvero bene!"

Servo l'ennesima portata e sghignazzo: "Ih ihih …"

Generale: "Ehi TU Michele, si può sapere cos'hai da ridere?"

Michele: "Ih ihih … con tutto il rispetto Generale ma …"

Generale: "Ma?!"

Michele: "Ma la mia Madamina ha ragione quando dice che siete un poco folle!"

I commensali: "Ah ahahahahah …"

Generale: "Che? Cosa? E perché saremmo folli?"

Michele:"Ma come! Avete allevato una figlia come un uomo? Non siete folle?"

Generale: "ZUT! Tu non puoi capire!"

Australia: "Ehi vecchiaccio, sai,cosa mi chiedevo? Ma che ti han dato da mangiare le arpie? Datti nacalmata, che sai... alla tua età...uno c'è. .. ed un secondo dopo.. bye bye!"

Generale: "CHE?! COME?!"

Australia: " Ihihih fidati! Oppure... che ne dite, dolci donzelle... lasciamo "parlare"le bestiacce di madame pompom?"

BAU BAU …

Generale: "Dannate bestiacce!"

Madame pompom: "OH i miei poveri tesori non sono bestiacce!"

Australia: " Ihihih daranno loro il giusto tornaconto al vecchio scimunito... anche se, in verità, sono d'accordo per la prima volta! Udite udite con lui. Ma fatemi un po capire come si fa a trovare simpatiche e belle le bestie che ricordano una sottospecie di cane no meglio identificata ! Ahahaha solo uno come Jacques poteva portarsi dietro stra croce e mezza (croce, la pompom, "mezzo" i mezzi cani ahahah) scena troppo troppotroppo divertente... ti fan male anche i polpacci ora, vecchio pazzo? Beh, se non ne hai abbastanza... i rinforzi chiamo.. come G...n incornata e via! OLE''''''! Ahahahaha …"

Madame pompom: "Ahhhh le mieeee povere creature!"

Re Giggimo e Reby fanno il loro ingresso con il panettone

Giggino:"Ed ecco il nostro capolavoro! … Madame Oscar, Madamigella Reby ha perfino messo le vostre trentadue candeline!"

Oscar: "Oh … grazie, sono davvero commossa!"

André: "Oscar ma ci pensi, il re in persona ha preparato un panettone in occasione del tuo compleanno!"

Oscar: "Sono davvero onorata Maestà, grazie!"

Giggino:"Prego Madame Oscar … adesso spegnete le candeline!"

Aizram: "Un momento! Prima dobbiamo cantare per Oscar! Mozart, suona il tuo pianoforte!"

Mozart: "Si, certo!"

Tutti: "Tanti auguri a teeee …. Tanti auguri a teeee … Tanti auguri ad Oscar … tanti auguri a teeeee….
BUON COMPLEANNO OSCAR!"

Oscar: "Grazie! … Grazie a tutti!"

André: "Su amore, non piangere…"

Oscar: "Ma come faccio André?! Ma ti rendi conto da quanto affetto siamo circondati?"

Terry: "Noi siamo i tuoi fans e per te vogliamo il meglio. Su avanti, spegni le candeline!"

Arpietta: "Uno … due … e treeee…."

Oscar: "PUFFFFFF….."

Tutti: "AUGURI!"