CI CREDI

Cap.1

Questa fiction è dedicata a Jacilenems, spero ti piaccia. L'idea della storia è sua, insieme a qualche particolare suggerito per renderla divertente e piacevole. Buon divertimento!

Ambientata alla fine di The Closer. Tutto stava procedendo bene, quando il capitano Raydor fa una scoperta, che le cambierà la vita.

S&A S&A S&A

Il tenente Andy Flynn la guardò, fissandola da capo a piedi, era tremendamente sexy in quel completo scuro e la camicetta bianca scollata davanti, che faceva intravedere un reggiseno di pizzo. E quei tacchi, wow, erano mozzafiato! Come le gambe! Flynn continuava a fissarla, l'aveva squadrata da capo a piedi, da quando era entrata nel suo ufficio: che dolce visione!

"Tenente vuole entrare nel mio ufficio, oppure vuole rimanere seduto a fare anticamera?!" Disse il capitano Sharon Raydor in tono risoluto.

Il tenente Flynn si svegliò dal suo sogno ad occhi aperti e balbettando qualcosa, si alzò e entrò nell'ufficio. C'era tutto di lei: il profumo, l'eleganza, la grinta, ogni particolare parlava di lei. Flynn era estasiato da tutta quell'atmosfera che lo circondava, il capitano Raydor fece un lieve colpo di tosse per attirare l'attenzione, ma Flynn era talmente imbambolato ad osservare tutto quanto, che non si rese conto che lei lo stava fissando.

"Tenente Flynn!" Disse alzando un poco la voce. Il capitano Raydor fissò il tenente più elegante del dipartimento, con due occhi che non sapevano se rimproverarlo o continuare a guardare il suo completo grigio chiaro e le sue bretelle viola, abbinate alla cravatta. Era uno schianto!

"Sì, signora!" Disse strizzando gli occhi, come svegliandosi da un sonno profondo.

"Posso avere la sua attenzione, oppure vuole rimirare il mio ufficio per il resto della giornata?"

"Notavo la sua eleganza capitano Raydor." Mormorò lui abbassando lo sguardo.

"I complimenti li tenga pure per le ragazze disinibite che frequenta!" Disse in tono risoluto. "Allora tenente Flynn mi può spiegare, perché oggi è nel mio ufficio?" Chiese il capitano Raydor fissandolo con due occhi verde giada da trafiggere il cuore di ogni uomo.

Il tenente Flynn alzò lo sguardo, aveva occhi da cucciolo smarrito, non capiva cosa volesse dire, si inumidì le labbra, tossì e balbettò qualcosa.

"Era una domanda retorica tenente!" Disse sfogliando una cartelletta con dentro dei documenti. "Il capo Johnson la manda qui, perché ha preso a pugni un sospettato, giusto?" Continuò lei, sfogliando ancora la cartelletta.

"Sì." Abbassò ancora lo sguardo, era rammaricato, non era riuscito a contenere la rabbia. Silenzio.

"Mi spieghi il perché, mi spieghi le sue ragioni tenente, perché vorrei capire perché un tenente della Crimini Maggiori, professionale e preparato come lei, si perde per questi atti, che sono segno di stupidità." Disse il capitano togliendosi gli occhiali e fissandolo negli occhi. Silenzio. Flynn rimase con lo sguardo basso, sentiva quegli occhi favolosi su di lui, ogni tanto alzava lo sguardo e incrociava due occhi pieni di rimprovero. "Questa non è una domanda retorica tenente, quindi attendo una risposta."

"Ah. Ok, sono stato stupido. Però quell'uomo ha trattato il capo Johnson senza rispetto e sentivo che stava per aggredirla, sono intervenuto solo per questo." Disse a bassa voce.

"Va bene. Leggo qui, che lei è intervenuto per tempo, ma quando il sospettato era a terra, immobile, lo ha colpito due volte, stava per rompergli il naso. Era necessaria quella reazione?" Chiese stupita.

"Se vuoi proteggere chi rispetti, allora era un'azione necessaria, capitano Raydor. Non mi aspetto che capisca, però quando il mio capo si trova in pericolo ho reagito d'impulso e quel bastardo doveva capire cosa non avrebbe mai dovuto fare: toccare una donna." Il tenente Flynn rispose accoratamente, guardandola fissa negli occhi.

"Capisco, resta di fatto che il sospettato, ha presentato denuncia contro il capo Johnson, contro di lei, tenente Flynn e contro il Dipartimento di Polizia, chiedendo un risarcimento. Quindi come la mettiamo?" Piegò la testa di lato e rimase fissa a guardarlo, doveva ammettere che il tenente Flynn aveva un certo fascino.

"Ma capitano io …"

Lei mosse una mano per fermarlo "Ok, tenente. Comprendo le sue intenzioni e apprezzo che abbia voluto difendere il diretto superiore da un'aggressione, però la prossima volta potrebbe cercare di non esagerare, perché ci sono in ballo parecchi soldi." Disse conciliante. "Faremo in questo modo: seguirà il corso per il controllo della rabbia e avrà una sospensione di due giorni senza paga. Farà lavoro di scrivania per una settimana e dopo potrà tornare operativo. Può andare." Chiuse la cartelletta e terminò di compilare una serie di moduli.

Il tenente Flynn si alzò, era esterrefatto, pensava di non aver capito bene: "Aspetti capitano. Capisce le mie intenzioni, però mi punisce in questo modo, non è giusto!" Disse alzando il tono della voce.

"Calma tenente, calma." Disse alzando lo sguardo e fissandolo negli occhi "Io la capisco. Però voglio anche che lei comprenda che la prossima volta, non andrà così di lusso. Riuscirò a far ritirare la denuncia e a trovare un accordo con il sospettato, ma deve imparare a trattenersi. Sono stata chiara!" Disse in tono autorevole che non ammetteva replica. Silenzio.

Il tenente Flynn abbassò lo sguardo, si avviò verso l'uscita, aprì la porta e disse: "E' stata molto chiara capitano, molto chiara." Uscì e tornò alla Crimini Maggiori per prendere le sue cose e tornare a casa.

Erano passate due settimane, Flynn stava terminando il turno, era al lavoro di scrivania da una settimana e Provenza non aveva smesso un momento di prenderlo in giro, per il lavoro da scimmia, come chiamava il lavoro da scrivania.

Flynn aveva ripensato a quella donna, era sexy da morire. Sperava di poterla vedere in un contesto diverso, fuori dal lavoro, ma era una donna molto diversa dalle altre. Era la figlia del noto procuratore del tribunale di L.A.: Michael O'Dwyer. Un uomo molto potente e ricco, conosceva quasi tutti i capitani del Dipartimento di Polizia, era amico del sindaco e di tutto il meglio della L.A.

Sua figlia Sharon avrebbe dovuto scegliere la carriera da avvocato, invece aveva scelto quella del poliziotto e si era sposata un noto avvocato rampante: Jackson Raydor.

Al dipartimento tutti lo conoscevano e lo odiavano, era un vero stronzo! Flynn lo aveva incontrato qualche volta insieme a Provenza e i due si erano stuzzicati, tra loro non scorreva buon sangue a causa di un vecchio caso, che Raydor aveva girato a suo favore e Provenza non lo aveva apprezzato.

Il capitano Sharon Raydor frequentava il meglio della L.A. altolocata, spesso era a feste private, circoli, serate di beneficenza. Molti si erano avvicinati a lei, soprattutto ora che non viveva più con suo marito Jackson Raydor e molti si erano fatti avanti. Senza dubbio era un buon partito, ma suo padre era un falco, teneva parecchio a sua figlia e non era un uomo facile.

Flynn spesso vedeva il capitano Raydor sulle scene del crimine, che implicavano il FID, con il trench nero, dava ordini ai suoi uomini, che correvano da tutte le parti. Quando arrivava lei, tutti cominciavano ad innervosirsi, la divisione FID del dipartimento non era la più amata dai poliziotti. Il FID indagava su tutto e tutti e poteva rovinare la carriera di un poliziotto.

Il capitano Raydor nelle sue ultime indagini aveva trovato alcuni poliziotti corrotti, che avevano infangato il buon nome del Dipartimento: erano stati accusati e processati e condannati.

Tutti temevano e rispettavano il FID, Flynn spesso era finito nel suo ufficio, come quando era a scuola e la sua maestra, la signorina Foley, lo spediva dal preside per la sua intemperanza e vivacità. Da ogni indagine Flynn ne era sempre uscito pulito e scagionato da qualsiasi accusa, anche se il suo file personale, diventava sempre più alto. Più volte aveva cercato di parlare con il capitano Raydor, ma sul lavoro era inarrivabile e professionale.

Ogni volta che finiva al FID, cercava di parlare, ma tutte le volte le parole si bloccavano, cosa davvero strana per lui, perchè era noto nel Dipartimento per essere uno sciupafemmine.

Continua …