Los Angeles. Centrale di polizia, pomeriggio. Pochi giorni a Natale.

Trixie non era d'accordo. Lei voleva passare le feste natalizie con sua madre, non andare da sua nonna Penelope. Magari sperava partecipasse anche Lucifer. In quel momento, seduta nella sala conferenze della centrale di polizia, con sua madre seduta di fronte a lei, si sentiva terribilmente triste. La bambina si chiedeva cosa poteva trovare sua madre in quel Pierce. Quel Pierce che la guardava, in piedi dietro a sua madre, con occhi di ghiaccio, quasi minaccioso. Trixie voleva Lucifer, che quando lo guardava preoccupata, gli importava sempre di chiederle cosa avesse. Sua madre le diceva

"Trixie ragiona, sei quasi una dodicenne. Io e ...Pierce vogliamo passare un po' di tempo assieme. Saresti rimasta con tuo padre, ma deve collaborare con l'fbi per un appostamento"

Chloe si sentì cadere il cuore a terra. Lei, la detective, desiderava con tutta se stessa dimenticare Lucifer. Tra lei e Pierce non c'era stato ancora nulla di più che un bacio nel garage della centrale. Istintivamente si portò la mano destra al collo, per cercare la collana proiettile, ricordando che l'aveva tolta.

Trixie raccolse le braccia sul petto, non parlando più.

Sperando di addolcirla, Chloe uscì dalla sala per prenderle delle merendine al distributore. Nello stesso momento Lucifer usciva dell'ascensore della centrale. Vide Chloe piuttosto turbata vicino il distributore di merendine. Le stava per chiedere cosa avesse, quando sentì un urlo di Trixie. Con una velocità che sorprese Chloe, Lucifer fu nella sala conferenza.

Vide Pierce in piedi che teneva stretto nella mano destra il polso sinistro di Trixie. La bambina con la mano destra si copriva la faccia. Gli occhi di Lucifer divennero rosso fuoco, afferrando per il collo Pierce sbattendolo alla parete dietro di lui. Chloe accorsa, chiudendo la porta della sala. Stava per dire a Lucifer di fermarsi, ma Trixie le urlò, piangendo

"Mamma guarda cosa mi ha fatto il tenente Pierce! Mamma Lucifer mi ha difeso"

Chloe tremo. Sua figlia aveva un livido nero sulla guancia destra e altri al polso sinistro.

Lucifer urlò a Pierce che respirava appena

"Ti avevo avvertito. Loro due sono preziosissime per me. Dovevi renderle felici. Come ti sei permesso di alzare le mani su Trixie!"

Chloe esterrefatta dalle parole di Lucifer, tenendo tra le braccia Trixie che piangeva, gridò a Lucifer

"Io vorrei che lo uccidessi, ma gli faremo un favore. Deve pagare come giusto, Lucifer lo so che concordi con me"

Lucifer lasciò il collo di Pierce che era terrorizzato. Il primo assassino cade peso morto sul pavimento, tossendo violentemente. Prima che Lucifer potesse dire qualcosa, Trixie corse incontro al suo adorato amico, finendo presa in braccio dal re dell'inferno, nascondendo il viso nel suo collo. Con Trixie in braccio, Il re dell'inferno si diresse fuori dalla sala conferenza, dicendo a Chloe

"Occupati di lui. Io e Trixie siamo alla tua scrivania"

Fuori quasi tutti quelli della centrale erano in attesa di sapere qualcosa, dicendo Lucifer

"Chiedete dentro alla detective"

Poco dopo.

Giunta alla centrale, Maze trovò Lucifer, seduto alla scrivania di Chloe che controllava come un'aquila la porta della sala conferenza, dove Trixie, supportata da Chloe, stava dando la sua testimonianza a un avvocato inviato dal dipartimento su cosa era successo

Dicendogli con cautela, vedendo che era teso come una corda di violino

"Così ti sei deciso a non aiutare più Cain..."

La demone non aveva mai visto Lucifer arrabbiato in quel modo

"...comunque come da tuo desiderio, al dipartimento sono arrivate tutte le prove di Cain come Il Peccatore. Come minimo gli daranno un paio di ergastoli"

Lucifer le disse, alzandosi dalla sedia

"Grazie Maze. Non lo dimenticherò. Ti dico una cosa. La faccio finita con la guerra contro mio padre…"

La demone fu nuovamente sorpresa di vedere il suo re con gli occhi lucidi

"...per agevolare un assassino, il primo del mondo, credendo di fargliela al mio odiato padre, stavo per perdere Chloe e Trixie. Sono deciso, dirò a loro due chi sono. Anche se mi allontaneranno, io resterò nell'ombra proteggendole, come i loro discendenti. Maze sono la mia famiglia"

Vedendo uscire Chloe e Trixie, Lucifer si avvicinò. La bambina corse incontro Lucifer, dicendogli visibilmente più tranquilla

"Quello cattivo non tornerà più. Lucifer vuoi venire con noi per prendere l'albero di Natale scelto da me e la mamma?"

Chloe controllo l'ora, facendo a Lucifer uno sguardo preoccupato, perché il vivaio doveva essere già chiuso. Lucifer si abbassò all'altezza di Trixie, dicendole

"Facciamo così. Tu e la mamma andate all'appartamento con Maze. Io vado al vivaio per prendere l'albero. Intanto preparate le decorazioni"

La bambina lo abbraccio, chiedendogli

"Resti con noi? Puoi dormire nel letto con me, mi faccio piccola piccola"

Gli occhi di Chloe diventarono lucidi, annuendo sì. Lucifer disse a Trixie

"Certo che resto con voi. Trovo il vostro divano così comodo"

Cercando di non far vedere gli occhi lucidi, Lucifer bacio la fronte di Trixie.

Al vivaio di alberi di Natale.

Il vivaio era chiuso visto l'orario. Ma Lucifer dopo aver fatto qualche telefonata, vide il proprietario correre ad aprire il negozio. Solo che vedendo l'albero scelto da Chloe e Trixie, Lucifer fu piuttosto sorpreso. L'albero, un abete, era appena la metà dell'altezza del re dell'inferno, con solo qualche ramo verde, mentre gli altri erano spogli. Decise di cambiarlo, dicendo a Trixie che era stato venduto, ma gli sembrò di sentire provenire dell'albero la frase

"No per favore"

Con cautela toccò un ramo dell'albero, sentendo dire dall'abete

"Io sono l'albero di Natale di Trixie. Io mi chiamo Lucifer"

Quel riferimento gli sembrò strano, trovando quel nome anche sul biglietto di prenotazione lasciato da Chloe e Trixie. Credete in quel momento che magari Trixie e Chloe, arrabbiate con lui perché di era allontanato, avessero scelto di dare il suo nome a un albero così brutto come vendetta. Decise di accettarlo, portando l'albero all'appartamento.

All'appartamento.

Vedendolo entrare nell'appartamento, Trixie urlò felice

"Che bello, Lucifer porta l'albero di Natale Lucifer"

Lucifer sorrise forzatamente.

Poco dopo.

Per aiutare meglio il componimento dell'albero di Natale, posizionato vicino al divano, Lucifer dopo aver tolto giacca e panciotto, si sedette sul divano, porgendo a Trixie da un contenitore di plastica, una per volta le decorazioni. Nel frattempo Chloe e Maze si occupavano di decorare le altre zone dell'appartamento.

Durante tutti questi preparativi, l'albero di Natale Lucifer disse a Lucifer

"Chiedile perché mi ha dato questo nome"

Con cautela Lucifer fece la domanda a Trixie

"Trixie, come mai questo albero l'hai fatto registrare come Lucifer?"

Trixie lo guardò preoccupata

"Sei arrabbiato?"

Lucifer scosse la testa, il massimo della bugia che poteva dare. Non era arrabbiato, era solo angosciato che Trixie lo odiava per essersi allontanato per un periodo. Invece, una contenta Trixie di sedette nel divano accanto a lui, dicendogli con un sorriso sincero

"La mamma adora il vivaio dove abbiamo comprato questo albero di Natale, perché lasciano le radici, così alla fine delle feste lo possiamo piantare da qualche parte. Quando io e la mamma siamo andati una mattina per scegliere l'albero, questo albero era posizionato un po' in disparte. Il proprietario raccontava a una cliente che questo albero era veramente atipico nel bosco dove era piantato. Perché i fiori che crescevano vicino a lui, erano più rigogliosi, profumati di altri posti. Una bella cosa, ma ugualmente questo abete con altri suoi simili fu tolto per far posto a una autostrada. Erano tutti certi che sarebbe morto, essendo capitato nel camion sotto gli altri alberi di Natale. Ma quando lo tirarono fuori dal camion era perfetto, seppur un po' spoglio…"

Trixie abbassò lo sguardo

"...la sua storia mi ricordava la tua Lucifer. Tu, nonostante tutto, nonostante una famiglia cattiva, gente che ti giudica male senza conoscerti, sei sempre in piedi, pronto a tutto per aiutare i tuoi amici…"

Trixie lo guardò con gli occhi lucidi

"...come te, anche questo abete merita di essere felice. Dopo le feste, lo porteremo alla baita di mia nonna Penelope, dove lo pianteremo"

Chloe fu felice di vedere Lucifer che aveva cinto con il braccio destro le spalle Trixie accanto a lui, dicendogli con calde lacrime che gli bagnavano le guance

"Grazie Trixie, grazie. Sono state le parole più belle che abbia mai sentito"

La bambina si crogiolo nella vicinanza del suo amico.

Il giorno dopo, mattina.

Grazie Maze che era andata all'attico, prendendogli qualche cambio, Lucifer, indosso per la notte un elegante pigiama di seta blu, dormendo sul divano, anche se Chloe gli aveva offerto metta del suo letto, ma a malincuore, aveva detto no. Unico disturbo che ebbe, ma non così tanto, Trixie che poco prima dell'alba si infilò sotto le sue coperte, dormendo abbracciata a lui. Un gesto innocente che colpì al cuore il dell'inferno. Era sempre sorpreso dei gesti di affetto di Trixie e Chloe, gesti che lui conosceva veramente poco. Decise che quel giorno gli avrebbe detto chi era. Non riusciva più nel mentire alle sue amate umane.

Poco più tardi.

Facendo attenzione a non svegliare Trixie, Lucifer si alzò dal divano, coprendo la bambina con la coperta, baciandola sulla tempia sinistra. I suoi incubi con gli occhi aperti stavano tornando. Di solito era sempre solo in quei momenti. Si sedette al bancone del bar, stringendo i pugni, mentre lacrime gli scendevano piano. Tutto era come sempre. Prima il ricordo del campo di battaglia, dove si rese conto del male che aveva fatto il suo orgoglio. Poi la volta delle torture ogni colpo di frusta, pugno che ricordava. Si morse a sangue il labbro inferiore per non urlare, non volendo spaventare Trixie. Poi fu la volta della caduta oltre il paradiso. Finì nella sua forma bruciata. Spaventato, tentò di tornare nella forma umana, ma non riusciva. Cercò rifugio nella camera di Maze, mentre Trixie, seduta nel divano, lo aveva visto tremare, piangere, trasformandosi. Lo segui, non voleva lasciarlo solo.

Lucifer sussulto, sentendo bussare alla porta della camera di Maze dove si era nascosto. La demone aprì appena la porta, dicendo a Trixie

"Io e Lucifer dobbiamo parlare del Lux"

Trixie guardò la demone alzando un sopracciglio

"Maze per favore. L'ho visto. Devi dirgli che non mi fa paura. Non deve essere più solo"

Maze aprì del tutto la porta, lasciando che quella coraggiosa bambina andasse a uno stupito Lucifer che le sorrise.

Qualche ora dopo.

Appena svegliata, Chloe fu accolta da una sontuosa colazione sul bancone della cucina. Era molto rilassata, iniziando quel giorno le due ferie natalizie. Era riuscita anche a tranquillizzare Dan con alcuni messaggi testuali, dove con sua sorpresa, l'ex marito sembrava tranquillo che Lucifer fosse con loro.

Chloe vide che Maze stava facendo colazione con Trixie sedute nel divano, guardando un cartone animato. Mentre Lucifer era seduto al bancone della cucina che sorseggiava un caffè, mentre consultata il suo cellulare. Vedendola, Lucifer la raggiunse, dicendole

"Come vedi sono tornato. Credo di non aver dimenticato niente"

Chloe annuì di si, sedendosi dall'altro lato del bancone. Ridacchiando, Trixie li indicò a Maze che rivide il suo re felice, una felicità persa da quando so era allontanato da loro.

Poco dopo.

Lucifer decise che era il momento, voleva mostrare a Chloe la sua versione da inferno. Appena Chloe tornò dalla sua camera vestita, le indicò il divano, chiedendole di sedersi con lui, notando che gli stava un po distante. Lucifer le disse

"Chloe ti prego, ricorda che sono sempre io. Non farei mai del male a te o qualunque altro. Sono stato sempre sincero con tutti dicendo chi sono. Ma ero spaventata di mostrarti...questo, per non perderti, essere scacciato, disgustarti come per altri prima di te…"

Abbassò lo sguardo

"...Ma nessuno era importante come te e Trixie"

Trixie voleva andare accanto Lucifer, ma Maze la fermò. Il re dell'inferno chiuse gli occhi, cambiando aspetto.

Chloe sgrano gli occhi esterrefatta. Seduto con lei sul divano c'era il re dell'inferno, il tentatore… Il suo amico, il suo partner, il salvatore tante volte di lei e sua figlia, colui che non sapeva mentire, la persona che amava. Non volendo più perdere tempo, Chloe lo bacio anche se bruciato. Lucifer era stupefatto, mentre Chloe gli diceva, possando piccoli baci in quel viso bruciato

"Nel mio lavoro, ho visto persone ustionati peggio di te...abbiamo molto da parlare...Ma ti accetto"

Lucifer l'abbraccio scosso da singhiozzi di pianto. Nessuno era mai arrivato al punto di baciarlo in quello stato. La voce di Trixie, scosse piacevolmente Lucifer, dicendogli mentre gli accarezzava il bicipite destro

"Lucifer non devi più piangere, provare paura vecchie. Ora sei con noi, che ti vogliamo un mare di bene. Devi solo sorridere"

Lucifer fece sedere Trixie sulla sua gamba destra, dicendogli sempre restando nella sua forma bruciata

"Trixie grazie. Nessuno mai mi aveva accettato come hai fatto tu…"

Guardo Chloe con occhi seppur di fuoco, pieni d'amore

"...tua madre. Solo Maze era sempre la mia unica amica"

Chloe allungò una mano verso Maze, che si avvicinò, visibilmente emozionata. Trixie appoggiata alla spalla di Lucifer, disse indicando sua madre

"La mamma…"

Indicò Lucifer

"...Il papà…"

Indicò se stessa

"...la figlia…"

Indicò Maze

"...la zia, con zio Amenadiel, zia Linda, zia Ella e papà Dan…"

Trixie guardò in faccia Lucifer che era tornato normale, dicendogli

"...siamo una famiglia, una famiglia speciale, la migliore"

Lucifer sentì l'albero di Natale Lucifer dire felice

"Che bella famiglia"

Fine di gennaio. Baita della madre di Chloe.

Lucifer si svegliò, deliziato del calore del corpo nudo di Chloe, nudo com'era anche lui sotto le coperte. Al collo della detective era tornata la collana di proiettile.

Grazie a Maze che si occupava di Trixie, riuscivano ad avere molti momenti d'intimità.

Un po' controvoglia, Lucifer lasciò il letto, perché doveva far visita a un amico. Dalla rivelazione a Chloe della sua parte bruciata, gli incubi sia notturni che a occhi aperti erano scomparsi.

Vestito, uscì dalla camera, indossando un ampio cappotto invernale odiando il freddo. Uscito sul retro dalla baita, scese i gradini di legno che davano in una specie di giardino. L'albero di Natale Lucifer era in mezzo ad altri alberi, piante che Chloe gli aveva rivelato Trixie salvava portandoli lì. Avvicinatosi, l'albero disse a Lucifer

"Ringrazia nuovamente Trixie da parte mia. Credevo di essere solo, invece ora sono con tanti amici. Quel cattivo che aveva fatto male alla mia amica?"

Lucifer sparse sulla terra intorno l'abete, una polverina, dicendogli

"Cain si trova attualmente nella cella più profonda dell'inferno. Il mio discutibile padre, venuto a conoscenza di quanto usasse a suo vantaggio la maledizione, l'ha fatto andare in una cella del mio regno. Sconfitto come la sua organizzazione criminale…"

Lucifer sparse con il piede destro la polverina magica per terra, spiegando all'abete

"...questa polverina magica ti aiuterà nella crescita. Inoltre, non ti preoccupare, Trixie lo sa che la ringrazi sempre. Sai ti comprendo amico. Credevo sarei rimasto solo, invece ora posso dire di far parte di una famiglia speciale, la migliore. Ora vado, preparo la colazione, per la mia adorata famiglia"

Fine