Alex emise un gemito di dolore e si accasciò a terra tenendo le mani sulle tempie.

*Flash

La stanza a Las Cruces, scatole vuote di cibo tailandese sparse in giro…

L'arrivo in Svezia, all'aeroporto di Stoccolma, il cambiamento di clima.

…lui che usciva di notte per andare a lavorare al computer centrale, al padiglione Litvak, il saluto di un ragazzo: "Ehi Ray!", lui lo ignorava.

L'accoglienza da parte degli Olsen. L'incontro con Leanna, il tempo passato insieme, un bacio.

Era giorno, mentre continuava a lavorare, in camera, dopo aver dormito per nemmeno un paio d'ore.

Montagne innevate, faceva snowboard, quella sera ammirò l'aurora boreale.

Tentava di ribellarsi dopo aver ricordato qualche frammento di verità e Tess lo soggiogava di nuovo mentalmente. Lo aveva costretto anche a fare dei fotomontaggi, in questo modo nessuno avrebbe sospettato che non si trovasse all'estero.

*Flash

Alex si colpiva le tempie, si sentiva perso. Era come se la sua mente stesse andando in frantumi e voleva solo che tutto finisse. Isabel supplicò il fratello di fare qualcosa.

Max gli bloccò le braccia e lo esortò a guardarlo. Appena il ragazzo aprì gli occhi, Max gli mise una mano sulla testa mentre con l'altra cercava di bloccargli entrambi i polsi per evitare che si colpisse ancora. Il suo cervello era stato danneggiato perché probabilmente manipolato troppe volte e troppo di frequente. Max vide alcuni momenti della vita di Alex ma soprattutto frammenti di quella terribile esperienza. Quando si ritrasse, non prima di averlo guarito completamente, era stremato ma parlò deciso.

"Dobbiamo confrontarci con Tess. Farà bene ad avere una spiegazione davvero buona per tutto questo."

Alex parlò: "Adesso è tutto molto più chiaro, riesco a distinguere cosa è veramente accaduto e cosa no. Quella mi ha veramente trattato come un burattino e si è presa anche la briga di darmi tutti quei falsi ricordi, così dettagliati. Ora almeno so con precisione cosa è successo. Grazie di avermi guarito Max."

"Non devi ringraziarmi, mi sento responsabile per ciò che hai subìto. Avrei dovuto accorgermi che qualcosa non andava."

Max pensò che probabilmente un buon leader non avrebbe dovuto mostrare la propria debolezza agli altri, era certo però che con loro potesse. Sapeva che il suo ruolo comportava molte responsabilità e le assumeva senza tirarsi indietro, ma essere il capo gli pesava perché non era sicuro di essere all'altezza; era ancora giovane, aveva poca esperienza e ancor meno ricordi della sua vita passata. Inoltre Alex aveva rischiato la vita, se Tess lo avesse manipolato ancora, avrebbe potuto essergli fatale e, anche se indirettamente, sarebbe stata colpa loro perché la causa sarebbe stata una questione aliena.

"Nessuno di noi aveva notato niente d'insolito… neppure Alex, fino a stasera." Disse Liz, cercando di rincuorarlo.

"Perché Tess non ci ha lasciato nulla da notare…"

"Tranne lasciarmi la mente un po' scombinata. Adesso che è di nuovo a posto sono più tranquillo, tranne il fatto che vorrei ucciderla, ma questo è un dettaglio! - Poi continuò, più seriamente - Max davvero non devi colpevolizzarti, nessuno di voi deve."

Max annuì poco convinto, Alex aggiunse: "Ora posso risponderti con certezza: ho tradotto l'intero libro."

"Dici sul serio?" chiese Max sorpreso, il ragazzo fece cenno di si. Isabel lo abbracciò complimentandosi e subito dopo gli chiese dove si trovasse la traduzione.

"Non appena ho terminato Tess ha voluto che la mandassi ad un indirizzo e-mail: jcoleman ."

Fu Liz a parlare "Chi è ?"

Alex esitò prima di rispondere "Jennifer Coleman è Leanna."


I quattro erano sulla jeep, diretti verso casa di Michael e parlavano dell'accaduto. Anche lui doveva essere informato riguardo a Tess, inoltre era un posto sicuro per riunirsi a discutere e confrontare le idee anche se le decisioni finali spettavano sempre a Max.

"Stai dicendo che ha condizionato anche una studentessa del college per fingerla una ragazza svedese?" Chiese Liz ed Alex rispose di si.

Max menzionò che bisognava avvisare Michael del loro arrivo. Isabel lo chiamò, rispose Maria.

"Ciao Maria, mi passi Michael?"

"Credo si sia addormentato."

"Beh, gettagli un secchio d'acqua gelata addosso e digli che stiamo arrivando."

"State arrivando?"

"Io, Max, Alex e Liz."

"Qualche emergenza aliena?"

"Si una specie, ma non ti allarmare, fra poco vi spieghiamo tutto."

"Ok."

"Ricordale di non farsi trovare nudi…" Intervenne Alex scherzando.

"Pensate che dovremmo avvertire adesso Kyle e suo padre? Lei è a casa loro, se fossero in pericolo?"

Max aveva già considerato la possibilità:

"Secondo il suo piano presumibilmente tutto avrebbe dovuto svolgersi in maniera normale, pensava che non avremmo mai scoperto niente, quindi non farà loro del male, farebbe saltare la sua copertura."

A casa di Michael spiegarono tutto a Michael e Maria, la ragazza era furiosa, non riusciva a credere come Tess avesse potuto sfruttare così Alex.

Decisero di non affrontarla subito, ma di vedersi il giorno seguente per cercare prima la traduzione del libro del destino dei Quattro Reali, che avrebbe contenuto di certo delle informazioni importanti.

Alex una volta a casa provò a vedere se ci fosse ancora l'e-mail inviata con l'allegato nella sua casella di posta, ma ovviamente Tess aveva fatto sparire ogni traccia. Provò anche a mettersi a lavoro con le sue abilità di hacker ma senza successo. Fece delle ricerche sulla vera identità di Leanna e concluse che si trattava di una normale studentessa universitaria.

Quella notte ebbero tutti difficoltà a dormire ed il giorno seguente si svegliarono presto, nonostante fosse domenica, per mettersi all'opera alla ricerca del testo tradotto.

Maria telefonò a Kyle, come deciso la sera prima, Liz non si era fatta avanti per chiamarlo e Max in qualche modo apprezzò la reticenza della ragazza a sentirsi con Kyle.

"Buongiorno Kyle, scusa se ti ho svegliato così presto ma devo dirti una cosa importante che abbiamo scoperto, va' dove nessuno possa sentirti…"

Kyle rimase sconcertato nel sentire ciò che aveva fatto Tess, negli ultimi tempi loro due si erano molto avvicinati e non pensava che fosse capace di tutto questo. Si impegnò a portare Tess fuori quella mattina in modo che i ragazzi umani potessero andare a cercare in casa Valenti, dove stava Tess.

Informarono anche lo sceriffo che li aiutò nella ricerca ma non trovarono niente lì.

Nel frattempo i tre alieni cercarono nella camera delle capsule, senza successo.

Per Kyle fu un po' difficile passare del tempo con Tess sapendo cosa era accaduto, ma riuscì a far finta di niente.

Il giorno seguente a scuola, quando furono certi che Tess fosse in classe, Max e Isabel aprirono il suo armadietto e inaspettatamente trovarono un CD contenente il file con il testo tradotto. L'aliena probabilmente non aveva voluto rischiare di nasconderlo in casa Valenti, ma aveva scelto un posto altrettanto ovvio.

Dopo la scuola, a casa di Michael, ne analizzarono il contenuto su un PC portatile:

"Voi siete i quattro reali. Siete stati creati dal materiale genetico dei vostri predecessori alieni e di soggetti umani. Zan è il re di Antar, Ava la regina, sua sposa; Vilandra la principessa, sorella di Zan e compagna di Rath, generale dell'esercito reale.

Vi è stata data forma umana così potrete vivere sulla Terra fino al momento in cui sarete pronti a tornare al vostro pianeta, Antar, per tentare di riunire i cinque pianeti del sistema e riprendere il vostro posto come legittimi governanti…"

Il seguito conteneva informazioni sulla natura del Granolith e cosa più importante, su come attivarlo per tornare su Antar, pianeta di origine dei quattro alieni.

Gli alieni andarono a prendere Tess, con il pretesto di doverle mostrare qualcosa e la portarono al nascondiglio delle capsule, alla caverna del Granolith, a quel punto le rivelarono di sapere ciò che aveva fatto.

Agli umani chiesero di restare lontano, per non correre pericoli, ma loro, non riuscendo a rimanere pazienti, si recarono fuori dal nascondiglio delle capsule in attesa che qualcuno ne uscisse.

All'interno Max chiese a Tess:

"Come pensi di giustificare il tuo comportamento?"

"Non ho fatto nulla di grave. Volevo solo che capiste quale è il nostro destino, sul libro dei Quattro Reali c'è scritto tutto… che noi dobbiamo stare insieme come coppie e dice anche che dobbiamo ritornare a casa, sul nostro pianeta."

"Nulla di grave!?" Sbottò Isabel: "Alex sarebbe potuto morire, stava quasi per impazzire se Max non lo avesse guarito!"

"Non volevo arrivare a questo, ma lui spesso cominciava a ribellarsi ed ero costretta a soggiogarlo di nuovo!" Disse Tess.

Max parlò: "Non dobbiamo stare insieme, quelle sono le nostre vite passate e non dobbiamo necessariamente tornare al nostro pianeta."

"Se voi leggeste il libro capireste."

"Lo abbiamo già letto. Non cambia niente." Le rispose Michael.

"Siete degli sciocchi! Volete restare qui a giocare a fare gli umani e a rischiare che vi catturino?"

"E' una nostra scelta. Creiamo noi il nostro destino." Ribatté Max.

"Ci hai ingannati tutti, anche i Valenti che ti hanno accolta e si sono affezionati a te." Osservò Isabel.

"E quindi cosa avete intenzione di fare?" Chiese l'aliena, un po' intimorita.

"E' arrivata l'ora di dirci addio Tess." Rispose Michael.

"Non dite sul serio."

"Si invece."

I tre minacciarono di usare i propri poteri contro Tess e Michael le intimò di toccare il Granolith. Avviarono la procedura e Tess aveva per tutto il tempo un'espressione sgomenta, credeva davvero che ciò che aveva fatto non fosse molto grave.

"La studentessa dell'Università di Las Cruces, quante volte le hai deviato la mente? Ha subito anche lei danni gravi?"

"Solo due volte, non è in pericolo, non ho avuto molto bisogno di lei. Ma mi avete condannata ormai."

"Le tue azioni ti hanno condannata. E da quel che capisco Antar ti piace così tanto che non sarà una punizione così grave andarci."

"Solo se ci fossimo andati insieme."

Il Granolith racchiuse l'aliena al suo interno ed emise un lampo di luce prima che lei sparisse, riportandola al suo pianeta.

I tre alieni uscirono dalla caverna e si ricongiunsero agli umani. Anche Kyle li aveva raggiunti e si rese conto che l'unica soluzione era stata di allontanare Tess.

Liz disse a Max che dovevano parlare. Si misero in disparte e gli raccontò tutto sul Max del futuro, di non essere andata a letto con Kyle e di aver acconsentito all'inganno perché convinta che ci fosse un bene più grande in gioco.

"Scusami Max, non avrei mai voluto ferirti."

"Ma, in un certo senso, ero stato io a chiedertelo. Scusami tu per quel bacio che ho dato a Tess."

"So che è stata una conseguenza dell'inganno, lasciamoci tutto alle spalle."

I due furono d'accordo e si abbracciarono, poi si avvicinarono agli altri.

Liz annuì a Kyle, un gesto silenzioso per comunicargli che fra lei e Max si era sistemato tutto. Mentre si erano trovati ad aspettare fuori, Liz gli aveva annunciato che intendeva dire tutto a Max e Kyle ne era stato sollevato, lo era ancor di più adesso che aveva avuto la conferma che i due si fossero chiariti, non si era trovato in una posizione facile.

Maria e Michael erano vicini e lei gli chiese: "Saresti voluto partire anche tu per il tuo pianeta?"

"No, sto bene qui ormai."

"Wow! Credo che questa frase sia il massimo che avrei potuto tirarti fuori ragazzo dello spazio!" Esclamò Maria, felice.

Alex ed Isabel erano mano nella mano, Isabel gli disse: "Se penso che avrei potuto perderti… "

"Non mi perderai… Non mi perderai mai." Alex affermò guardandola negli occhi.

Si avvicinava il tramonto, i sette decisero di restare a guardarlo, mentre il vento si alzava leggero nel deserto del New Mexico.


FINE


Grazie per aver letto.

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